
Spunta un nuovo presunto caso di dumping nel settore dei gessatori.
A denunciarlo è il sindacato OCST, che in un comunicato odierno punta il dito contro una ditta di Chiasso, la Isolgess SA.
"La mobilitazione in atto nel settore della gessatura dovuta alla disdetta del CCL intimata da padronato fa emergere, a un ritmo incalzante, situazioni di grave abuso contrattuale" esordisce il sindacato cristiano sociale.
"Su due grandi cantieri del Locarnese (Muralto e Brissago) sono presenti una quindicina di lavoratori della ditta Isolgess SA di Chiasso" scrive l'OCST. "L’impresa dichiara alla Commissione paritetica cantonale di avere tra le proprie fila 22 lavoratori di cui 16 ingaggiati con un grado di occupazione dell’80%. In realtà questi lavoratori sono attivi sul cantiere a tempo pieno: lavorano al 100% ma sono pagati all’80%!"
"Il solito squallido sistema di dare alla documentazione cartacea (giornaliere di cantiere e buste paga) una parvenza di legalità che è ben diversa dalla realtà" commenta il sindacato. "Nei colloqui di lavoro prima di essere assunti, a tutti i lavoratori con un contratto a tempo parziale fittizio, viene prospettato verbalmente un guadagno dai fr. 100.- sino a fr. 170.- netti al giorno (corrispondenti a fr. 12.50 sino a fr. 21.25 all’ora)."
"Come se non bastasse" prosegue il sindacato, "durante tutta la permanenza sui cantieri di Muralto e Brissago, a nessun lavoratore è corrisposto il tempo di viaggio contrattualmente dovuto dalla sede della ditta ai cantieri: 1 ½ ora al giorno per i lavoratori presenti sul cantiere di Muralto (corrispondenti a circa fr. 800.- al mese non retribuiti) rispettivamente 2 ore al giorno per i lavoratori presenti sul cantiere di Brissago (corrispondenti a circa fr. 1'000.- al mese non retribuiti)."
"OCST ha già provveduto a segnalare la fattispecie alla Commissione Paritetica Cantonale del gesso che avvierà gli accertamenti del caso e adotterà tutti i provvedimenti necessari" si legge nel comunicato. "Questa ulteriore denuncia (di cui non si sentiva la necessità) nel settore della gessatura dimostra ancora una volta che il settore è sotto pressione da parte di imprese che fanno strame delle regole del gioco non rispettando il CCL di categoria. L’assenza di un CCL a far capo dal 1. gennaio 2017 andrebbe ad incentivare ulteriormente la concorrenza sleale tra imprese a netto vantaggio dei disonesti."
"OCST auspica che il padronato, in occasione dell’incontro del prossimo 26 ottobre 2016, possa sedersi al tavolo delle negoziazioni con la serietà che la situazione impone" conclude il sindacato. "Insistere nel “tarare la velocità sull’andatura più lenta” proponendo modifiche contrattuali votate alla speculazione (inserimento categoria garzone e banalizzazione del tempo di viaggio) significa sdoganare quelli che adesso possono essere segnalati come “abusi”, è oltraggioso verso i lavoratori e verso le imprese rispettose dei CCL e autolesionista nell’ottica della concorrenza leale tra imprese."
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