Ticino
Locarno: Renza De Dea lascia la Lega
Redazione
16 anni fa
Vuole dare "un'impronta più economica alla politica". Bergonzoli: "Bene". Attilio Bignasca: "E' la Lega che ha lasciato De Dea"

L'ex municipale leghista Renza De Dea, ora capogruppo in consiglio comunale, lascia la Lega dei ticinesi e fonda un nuovo movimento politico: la Magnolia. De Dea intende così dare "un'impronta più economica alla politica comunale di Locarno". E lascia intendendere che il neonato movimento in futuro potrebbe avere anche ambizioni cantonali. "Non apprezzo più l'organizzazione della Lega - ha spiegato stamane Renza De Dea in una conferenza stampa tenuta presso l'Albergo Belvedere - e i suoi modi offensivi e distruttivi di fare politica". "La Lega - ha precisato - non corrisponde più a quanto si era proposto 20 anni fa: ovvero un nuovo movimento slegato da schemi politici e da determinate ideologie". "Ma soprattutto - ha continuato - voglio così portare un vento nuovo alla politica di Locarno e di tutta la regione. Un nuovo spirito, dato dalla mia esperienza fatta in questi anni. Esperienza per la quale ringrazio Giuliano Bignasca e la Lega". "Penso però - ha concluso - che oggi la politica vada vista in modo diverso".Le prime reazioni"Renza De Dea lascia la Lega? Bene. Allora vorrà dire che fra due anni io ci torno. E a pieno titolo", è il commento - a caldo - del consigliere comunale di Svegliati Locarno, Silvano Bergonzoli. Bergonzoli uscì dalla Lega di Locarno per le comunali del 2008, fondando il suo movimento, perché in forte contrasto proprio con De Dea."Tutte le iniziative che possono favorire l'economia del Locarnese e del Ticino sono benvenute. Ma sono curioso di vedere quali passi concreti verranno intrapresi", ci dice invece il capo dicastero economia di Locarno Alain Scherrer (PLR)."Non è Renza che lascia la Lega, ma è la Lega che ha lasciato De Dea”, commenta sibillino il deputato leghista in Gran Consiglio Attilio Bignasca. “Per noi - aggiunge - questo è un acquisto in trasparenza: chi mette davanti all'interesse pubblico quello personale è meglio che lasci il nostro movimento”. “Ora - conclude con una battuta Bignasca - vedremo se il Merlo abbatterà anche la Magnolia”.joe.p.

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