
Sarà di nuovo scandalo al Festival di Locarno? Tutti ricordano le feroci polemiche sorte nel 2010 attorno al film horror-porno-gay "L.A. Zombie", polemiche che avevano messo in imbarazzo anche il presidente Marco Solari.Quest'anno la situazione rischia di ripetersi. Almeno stando al GdP, che nella sua edizione odierna dedica spazio a un film destinato a far discutere. "Zone umide", questo il titolo, racconta infatti gli esperimenti sessuali di una 18enne, interpretata dalla ticinese Carla Juri, abbattendo ogni tipo di tabù. Una pellicola sessual-trash tra bagni pubblici, partner di tutti i tipi, vegetali vari e tutta una serie di pratiche sessuali riproposte meccanicamente. Un film che si promette di aprire nuove frontiere dell'erotismo."Questa attrice svizzera si prepara a far arrossire il Festival di Locarno" ha scritto la rivista italiana Vanity Fair, chiedendosi se tutte le ragazze svizzere siano veramente così disinvolte. "Un film che fa già tremare Locarno" aggiunge il sito bonsai.tv. Il GdP prevede già un nuovo scandalo, per il film girato da David Wnednt e tratto da un romanzo germanico del 2008 di Charlotte Roche. Si scalderanno gli animi o gli ormoni in Piazza Grande? Per farsi una propria opinione, il film sarà proiettato domenica 11 alle 18:30 al Fevi, lunedì 12 alle 23 all’Altra Sala e martedì 13 alle 23 al Palavideo.
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