
In anticipo rispetto ai tempi previsti, sono terminati i lavori per l’ampliamento dell’area camper all’ex macello di Locarno. L’area, molto apprezzata dai turisti in transito, vanta ora 37 stalli al posto dei 18 precedenti. L’investimento per il raddoppio è stato di 120mila franchi. La sosta prevede un massimo di 24 ore consecutive.
Diverse migliorie
Il progetto ha permesso di apportare anche diverse migliorie, si legge nella nota diramata dalla città. È stata per esempio chiusa l’entrata su via della Posta che creava qualche problema durante le manovre di accesso e uscita dall’area camper. È stata quindi creata una nuova entrata su via Lavizzari, larga 8 metri, e la cui rampa d’accesso garantisce il passaggio senza ostacoli a persone con difficoltà motorie. Oltre alla sistemazione parziale del terreno di fronte allo stabile principale dell’ex macello, sono state allestite due aiuole per abbellire ulteriormente l’ambiente. Queste verranno completate al termine dell’estate per due motivi: da un lato la siccità di questi ultimi mesi non permetteva di svolgere al meglio questo tipo di lavoro, dall’altro è la stagione estiva stessa a non essere indicata per eseguire queste piantumazioni.
Combattere l’abusivismo
Il raddoppio dell’area camper è uno dei primi temi sul quale il municipale Pierluigi Zanchi, a capo del Dicastero Sicurezza e Città dell’energia, si è chinato. “L’aumento degli stalli porta di certo qualche entrata in più per la Città, ma soprattutto cerca di risolvere, o quantomeno mitigare, il fenomeno dell’abusivismo, legato allo stazionamento dei camper”, sottolinea Zanchi. “Un fenomeno, quello del posteggio ‘selvaggio’ dovuto come sappiamo alla mancanza cronica di aree simili nella nostra regione, che crea alcuni problemi sia sul fronte sanitario, sia della sicurezza. Se, infatti, un camperista passa la notte, ad esempio, sul viale dell’Isolino e poi scarica i suoi scarti nei bagni pubblici nelle vicinanze – per usare un eufemismo – non è il massimo dal profilo igienico/sanitario. Inoltre, stazionando spesso e volentieri lungo i viali alberati dell’area vicina al lago, come sappiano v’è anche una questione di sicurezza legata alla caduta delle piante e, in generale, agli eventi naturali. Ne è un esempio quanto capitato proprio in questi giorni sul viale del Lido. Per fortuna, in questo caso, con sole conseguenze materiali”.
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