
80 anni di fusione. Un bel traguardo quello di Solduno e Locarno, in un momento in cui nel Locarnese si sente o si valuta la necessità di sviluppare la regione attraverso un processo d'aggregazione. Locarno e Solduno fecero il passo nel 1928. Oggi le popolazione e le autorità politiche hanno commemorato l’evento. E non a caso oggi è anche la giornata mondiale dell’acqua. L’accordo sancito 80 anni fa dai due comuni contiene importanti riferimenti all’impegno di Locarno nel servizio d’erogazione dell’acqua potabile a Solduno. Come informano le autorità locarnesi, all’epoca della fusione molti elementi dell’arcaica vita agricola venivano poco a poco soppiantati dalla modernità. L’aggregazione tra Locarno e Solduno unì due realtà molto diverse. Non fu facile giungere alla fusione. Diverse furono le difficoltà. Ma alla fine prevalse quel gesto di lungimiranza, commentano le autorità cittadine, che prospettava un’evoluzione urbana ancora tutta da immaginare. E le fontane dei due comuni mostravano le enormi differenze tra Locarno e Solduno. A Solduno le fontane erano al centro di questioni pratiche: acqua limpida per la gente, per il bestiame, per lavare i panni o spegnere il fuoco. A Locarno erano già divenute monumenti urbani. Ma oggi, molto più bella che utile, è anche la fontana nel cuore di Solduno, e la popolazione, ricordando la storia con un sorriso, può ammirare la scultura di Remo [email protected]
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