
A cento anni dall'occorrenza, Locarno celebra la firma del "suo" patto. L'importante accordo, che ha determinato una prima normalizzazione dei rapporti internazionali dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, è stato ricordato oggi all'evento ufficiale organizzato dal Foreign, Commonwealth and Development Office (FCDO) di Londra proprio a Locarno. Presenti autorità britanniche, svizzere ed europee, diplomatici, accademici e media internazionali.
L'appello dei diplomatici
L'appuntamento conclude un anno di celebrazioni con cui Locarno ha trasformato il Centenario in un "progetto volto a connettere memoria storica, produzione culturale e impegno civile", come si legge in un comunicato. L'evento è stato inaugurato dall’ambasciatore di Svizzera nel Regno Unito, Dominique Paravicini. Questo ha sottolineato come "i trattati restino oggi un riferimento prezioso: un esempio di coraggio diplomatico dopo la guerra e un richiamo alla responsabilità quando il dialogo viene indebolito o messo da parte". È seguito il primo intervento della Segretaria di Stato per gli Affari Esteri britannica Yvette Cooper, accompagnata dal suo predecessore, David Lammy. Una presenza, quella dei due funzionari britannici, volta a richiamare quella "storica [...] di Austin Chamberlain, Ministro degli Esteri britannico presente a Locarno nel 1925".
Il discorso del sindaco
All'evento erano presenti anche le autorità locali. Il Sindaco di Locarno, Nicola Pini, ha ribadito il significato contemporaneo dell’Esprit de Locarno come approccio politico e civile: un invito permanente a scegliere la via del dialogo, del diritto, dell’arbitrato e della cooperazione invece che della pulsione alla forza. Pini ha ricordato la figura di Giovan Battista Rusca, allora Sindaco di Locarno e protagonista storico dell’organizzazione della Conferenza del 1925, annunciando la donazione al FCDO di un suo busto in bronzo destinato alla Locarno Suite. Il gesto simbolico vuole "consolidare una memoria condivisa e riaffermare il ruolo che anche una città di dimensioni contenute può avere nel promuovere valori universali".
