Ticino
Locarno, bufera sul consigliere comunale Beltrametti per un post antisemita
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 giorni fa
L’Associazione Svizzera-Israele parla di "antisemitismo puro" e di una crescita preoccupante di episodi antisemiti in Svizzera.

L’Associazione Svizzera-Israele (ASI), sezione Ticino, esprime "profonda indignazione" per le parole del consigliere comunale di Locarno Filippo Beltrametti, che in un recente post ha dichiarato di “capire” perché Hitler volesse sterminare gli ebrei. "Non si tratta di una critica politica o di un'opinione sull'operato dello Stato di Israele, ma di antisemitismo puro – scrive l’ASI – ossia una giustificazione diretta di uno dei più grandi crimini della storia e una riproposizione della propaganda nazista che portò alla Shoah". L’associazione, che stando a La Regione ha querelato il consigliere comunale di Locarno, definisce queste frasi "incompatibili con qualsiasi ruolo pubblico in una democrazia" e apprezza la pronta decisione del partito Avanti Ticino&Lavoro di estromettere Beltrametti.

Episodi antisemiti in crescita

Secondo l’ASI, l’episodio si inserisce in un quadro più ampio di "crescita preoccupante" dell’antisemitismo in Svizzera. "Solo pochi giorni fa, l’attivista per la pace Angelica Edna Calò Livnè, candidata al Premio Nobel per la pace e da decenni impegnata in progetti di dialogo tra israeliani e palestinesi, è stata duramente contestata e insultata a Lugano. I media continuano a offrire una copertura unilaterale del conflitto in Medio Oriente, contribuendo a distorcere la percezione pubblica e ad alimentare ostilità", scrive l'associazione. L'ASI riferisce anche di attacchi verbali da parte di un gruppo di manifestanti pro-palestinesi durante la Giornata della Memoria. Stando all'Asi questi episodi sono alimentati "da un clima di odio sui social e nel dibattito pubblico, dove sempre più spesso si oltrepassa il confine tra critica politica e attacco razzista verso gli ebrei. Il silenzio di molti partiti e rappresentanti politici di fronte a post di tale gravità e al crescente antisemitismo nel cantone è inquietante e fa rabbrividire".

L'appello a partiti e istituzioni

L'associazione chiede dunque maggiore responsabilità a chi ricopre cariche istituzionali e diffonde simili messaggi. "La lotta contro l’antisemitismo deve essere una priorità per le istituzioni, i partiti politici e la società civile. Se si continuerà a essere indulgenti verso simili derive, come ad esempio in Francia e Belgio, l’odio e la violenza lasciati crescere senza risposta, possono portare a tragedie con vittime, come già avvenuto in certi Paesi europei", conclude la nota.