Ticino
Lisa Bosia, parla il Tribunale federale

Lisa Bosia Mirra e il suo avvocato Pascal Delprete. Foto CdT/Reguzzi
La Massima corte ha respinto sia il ricorso della difesa che quello del Ministero pubblico, andrà però rivista la pena
Lisa Bosia Mirra non ha commesso il reato di incitazione al soggiorno illegale. Lo ha deciso il Tribunale federale che ha respinto il ricorso del Ministero pubblico ticinese, confermando di fatto la sentenza della Corte di appello ticinese. È stata però confermata anche la condanna per aiuto all’entrata e alla partenza illegali decisa dai giudici ticinesi Ticino.
Su questo punto, però, il Tribunale federale non ha riconosciuto l’esistenza “dello stato di grave angustia”, si legge in una nota dell’avvocato Pascal Delprete, legale di Bosia Mirra. Per questo la Corte d’appello dovrà rivedere la commisurazione della pena di 20 aliquote sospese (in primo grado erano 80).
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