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L'informazione di Teleticino sul podio della qualità
© CdT/Chiara Zocchetti
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Redazione
3 anni fa
L'annuario della qualità dei media realizzato dall'Università di Zurigo mostra un leggero aumento complessivo della qualità dei media svizzeri nel 2021. Nella Svizzera italiana Ticinonews su Teleticino raggiunge il suo migliore risultato dal 2015.

Il mercato dei media della Svizzera italiana? Un "mercato di piccole dimensioni ancora in grado di produrre contenuti di qualità da buona a molto buona nelle singole tipologie di media (giornali in abbonamento, televisione e radio pubbliche e televisione privata prevalentemente finanziata dal canone)". Questa valutazione è contenuta nell'annuario 2022 "Qualità dei media", pubblicato dall'Istituto di ricerca di opinione pubblica e società (fög) dell'Università di Zurigo.

Lo studio porta sulla qualità e sul tipo di contenuti proposti dalle singole testate giornalistiche all'interno della rispettiva regione linguistica. Nell'offerta informativa della Svizzera italiana, secondo l'istituto fög, la qualità più alta nel 2021 è stata garantita dal Telegiornale della Rsi, con un punteggio di 8,1 (superiore ai telegiornali delle emittenti pubbliche svizzero-tedesca e romanda, che ottengono 7,6 punti). A Sud delle Alpi seguono il radiogiornale della Rsi (7,8 punti) e "Ticinonews" di Teleticino (7,3 punti). A titolo di paragone, secondo i ricercatori del fög, il valore medio di qualità ottenuto dai telegiornali delle emittenti private della Svizzera tedesca si ferma a 6,0 punti, mentre in Romandia raggiunge i 7,8 punti. Quello di Teleticino è definito dagli autori dello studio "un buon risultato", il "più alto mai ottenuto dal 2015".

Immagine annuario "Qualità dei media"
Immagine annuario "Qualità dei media"

Seguono i giornali e l'online

Nella Svizzera italiana dietro al tg Ticinonews su Teleticino, in ordine, si pongono a pari merito l'offerta dei giornali online in abbonamento (cdt.ch, 6,3 punti) e dei giornali in abbonamento (CdT e laRegione, 6,3 punti), seguiti dal sito della Rsi (6,2 punti), da Ticinonline (5,8 punti) e da 20 minuti (4,8 punti). Altre testate svizzero-italiane non sono state prese in considerazione dallo studio.

Immagine annuario "Qualità dei media"
Immagine annuario "Qualità dei media"

Numeri "problematici per la democrazia"

L'annuario "Qualità dei media" studia anche le abitudini di consumo dei contenuti informativi da parte della popolazione svizzera. Su questo fronte, i ricercatori del fög di Zurigo lanciano l'allarme: la quota di persone che non consuma alcun tipo di offerta informativa (chiamati "News-Deprivierten") tocca ora il 38% della popolazione svizzera, un livello mai raggiunto finora. Inoltre, "i giovani adulti consumano sul loro smartphone solo sette minuti di notizie al giorno". Per i ricercatori zurighesi è qualcosa di "problematico per la democrazia". "I mezzi di comunicazione che una persona utilizza e la loro frequenza hanno un'influenza sulla sua partecipazione alla politica", spiega in un comunicato Mark Eisenegger, direttore del fög. "La partecipazione al voto (70%) è particolarmente elevata tra le persone che utilizzano i tradizionali mezzi di comunicazione svizzeri - giornali, radio o TV - in maniera regolare. È significativamente più bassa tra le persone prive di notizie (30%), che hanno un'offerta di notizie insufficiente rispetto agli altri gruppi. Tipico di questo gruppo è anche un minore interesse per la politica e un minore livello di fiducia nel governo".

Quadro in chiaroscuro

Nel complesso, tuttavia, "i risultati dell'annuario mostrano che la qualità dei media svizzeri è leggermente aumentata. Dall'inizio della pandemia di coronavirus, i media hanno classificato e riferito più che altro "hard news" (notizie su fatti ed eventi significativi, ndr), in particolare sulla politica svizzera. Con il focus sulla politica e il calo della presenza di temi di "human interest" (contributi di stampo emozionale e narrativo, ndr) aumenta la rilevanza. Tuttavia, la forte attenzione alla pandemia causa anche deficit di diversità". Inoltre, secondo il fög, "si può osservare una qualità relativamente alta della copertura mediatica della guerra in Ucraina".