
L’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha recentemente annunciato l’intenzione di estendere, entro il 2030, il limite di velocità di 80 km/h su tutta l’autostrada A2 in Ticino, da Airolo a Chiasso, durante i periodi di traffico intenso. Una decisione che divide e che è ora oggetto di un’interrogazione presentata da alcuni deputati del Centro (primo firmatario Claudio Isabella). L’adozione di tale limite, anche se applicato solo in certi periodi, “rischia di ridurre la funzionalità dell’A2 a quella di una semplice strada cantonale, compromettendo così l’efficienza della principale arteria di collegamento del cantone”, segnalano gli interroganti. L’intervento, secondo loro, non affronta la causa principale, ovvero “l’eccessiva domanda rispetto alla reale capacità della strada”. Inoltre, questa soluzione “non considera le problematiche strutturali che caratterizzano il traffico lungo l’asse Nord-Sud e potrebbe penalizzare la mobilità regionale”.
Le domande
Gli interroganti chiedono dunque al Consiglio di Stato se condivide l’estensione del limite di 80 km/h su tutta l’A2 in Ticino, compresi i tratti non soggetti a congestione, e qual è ad oggi il bilancio sui due percorsi di autostrada già soggetti a tale limitazione. Si domanda anche all'Esecutivo se ritiene che questa misura possa trasferire parte del traffico sulle strade cantonali e se sono stati valutati gli impatti che potrebbe avere sulla mobilità regionale. Non finisce qui: gli interroganti vogliono anche sapere quali dati concreti sono disponibili per dimostrare che un limite fisso di 80 km/h sia effettivamente una soluzione efficace, se il Cantone ha richiesto a USTRA di considerare possibili alternative e se è prevista una consultazione pubblica o il coinvolgimento dei Comuni e delle associazioni economiche prima dell’attuazione definitiva della decisione.
