Ticino
Lidi, c’è chi apre e chi posticipa
Foto CdT/Tatiana Scolari
Foto CdT/Tatiana Scolari
Redazione
5 anni fa
Il Lido di Locarno è tra le prime strutture a ripartire. Ma come mi sono organizzati? Quali sono le distanze in acqua?

Sarà una stagione balneare sicuramente diversa dal solito. Nonostante Alain Berset abbia annunciato l’apertura di lidi e piscine per il 6 giugno, poche strutture ticinesi hanno deciso di inaugurare la stagione già questo sabato. Per tutti vale una regola di base da rispettare: uno spazio di 10 metri quadrati a persona. Una novità che fa crollare vertiginosamente il numero massimo di bagnanti consentiti: 50, 60 fino al 70% in meno in alcuni casi. È anche a causa di queste restrizioni che alcuni lidi hanno deciso di non aprire del tutto. Tra questi Tesserete, confrontato anche con importanti lavori di risanamento, e la piscina comunale di Bignasco, la cui gestione è considerata troppo onerosa dalle autorità municipali.

Molti posticipano la data al 20 giugno

Gli altri invece? Pur con forti limitazioni, praticamente tutti apriranno il 20 giugno. Tra questi Lugano, Mendrisio, Chiasso e Bissone. Bellinzona invece, a causa di lavori strutturali, riaprirà il proprio bagno pubblico solo il 27 giugno.

Locarno in controtendenza: “Siamo pronti ad aprire”

Il Lido di Locarno ha deciso di ripartire il primo giorno di allentamenti. “Ci tenevamo per essere presenti per le famiglie, per la popolazione e per il rilancio del turismo. Per noi l’apertura prima di tutti è legata soprattutto a una questione di servizio pubblico”, spiega il direttore Christophe Pellandini a Teleticino.

Direttore che ha dovuto misurare ogni angolo della sua struttura per studiare i piani di protezione adatti alla ripartenza. Lo spazio a Lido di Locarno è di 27mila metri quadrati, il che permette l’accesso a 2’700 persone: “Una cifra che, comunque, non abbiamo mai raggiunto”.

A controllare le distanze saranno i bagnini, ma anche del personale assunto ad hoc. “Ma non vogliamo essere cani poliziotto, ci affidiamo al buon senso delle persone. Lo spazio c’è per rispettare le distanze”. Anche in acqua ci saranno dei limiti, ogni vasca avrà il suo regolamento. L’olimpionica da 50 metri, per esempio, ospiterà un massimo di dieci persone per corsia. Niente da fare, almeno fino a luglio, per le piscine interne e i corsi di nuoto.

A riaprire è anche la Termali Salini, come faranno loro? Scoprilo nel servizio.

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