
Un vertice d’urgenza, rigorosamente a porte chiuse, per fare il punto della situazione dopo una sentenza che ha inferto un colpo durissimo, forse fatale, alla legge sulle imprese artigianali (LIA).
Commissione di vigilanza e Consiglio di Stato si sono incontrati oggi alle 14: obiettivo identificare una strategia alla luce della decisione del Tribunale Amministrativo che recentemente, lo ricordiamo, ha accolto il ricorso di una ditta del Sopraceneri che contestava l'obbligo di iscrizione all'albo delle imprese artigianali.
Malgrado le preoccupazioni sul futuro della legge espresse da entrambe le parti oggi Governo e Commissione hanno deciso di optare per una manovra di salvataggio in extremis, incaricando due legali – Sandro Matasci e Mattia Bordignon – di capire se esiste una via di fuga legale che possa preservare l’impalcatura normativa della Lia.
Le prospettive restano comunque incerte e sul piatto, lo ricordiamo, oltre ai diversi ricorsi pendenti, ballano 9 posti di lavoro: tre ispettori, cinque funzionari e una direttrice.
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