Ticino
L’Hotel Lugano Dante cambia pelle
Foto Tipress
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Redazione
5 anni fa
Le banche portano meno clienti in città, così lo storico albergo si ripensa puntando su un nuovo tipo di clientela

La crisi del settore bancario ha avuto conseguenze non solo sulle banche di Lugano, ma anche sui tanti servizi che ne traevano beneficio. Un esempio è quello degli alberghi. Così con meno professionisti in cerca di una camera c’è bisogno di ripensarsi. È quello che ha fatto l’Hotel Lugano Dante, che ha deciso di ripensare il proprio modello fin dalle basi, l’idea, si legge in un comunicato, è di “conquistare una tipologia di target completamente nuova: la popolazione locale, un settore di clientela fino ad oggi parzialmente innovato”.

Oltre alla ristrutturazione degli spazi, l’albergo di Piazza Cioccaro ha cambiato anche nome, ora sarà il LUGANODANTE. Ma è soprattutto il concetto di ospitalità a essere stato rivisto da una squadra internazionale, guidata dagli specialisti della Teamwork Hospitality. Il cliente che l’albergo luganese vuole conquistare, si legge, è “cosmopolita”, che viaggia sia per lavoro che per piacere, “che organizza, vive e sceglie la sua vacanza con il proprio smartphone”.

La seconda parte del nuovo concetto è l’apertura verso l’esterno, verso gli indigeni che possano godere di buona parte degli spazi e dei servizi dell’hotel pur non dormendo lì. Così “gli spazi comuni del piano terra sono stati ripensati per accogliere e aprirsi verso la città”, si legge ancora. Il fulcro di questa apertura è il ristorante e bar, che da oggi si chiama Flamel (in onore dell’alchimista Nicolas Flamel) e sarà offerta una cucina che vuole rappresentare la particolarità del Canton Ticino di essere al centro “di tre delle migliori tradizioni culinarie del mondo: svizzera, francese e italiana e queste influenze rivivono in un menu dove il contrasto tra ricette tradizionali e modernità del concept di ristorazione è di per sé quasi alchemico”. E parlando di alchimia, si punterà moltissimo anche sui cocktail.

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