Ticino
L'FC Chiasso: 'Fatti che non ci riguardano'
Redazione
13 anni fa
Il club rossoblù prende le distanze dal calcioscommesse. Rogatoria: le carte ticinesi su Gegic in partenza per Cremona

Va avanti l’inchiesta sul calcioscommesse. A colpi di interrogatori, rogatorie e prese di posizione.Il caso Doni: "E' come finire sotto un treno"Il GIP Guido Salvini ascolterà oggi la versione dell'ex giocatore dell'Atalanta Cristiano Doni, una delle figure chiave nelle indagini. Sfatto, con le lacrime agli occhi, con la barba lunga e gli stessi vestiti da tre giorni. Così - come scrive il Corriere della Sera - è apparso Doni, in carcere, a Daniele Belotti, l'assessore regionale e tifoso atalantino, che lo ha visitato insieme al deputato Giacomo Stucchi. "Siamo andati per vedere dal punto di vista umano in che condizioni fosse" ha spiegato Belotti, per cui gli sviluppi dell'inchiesta sono stati uno choc "come prendere una bastonata in testa". Resta il lato umano e "vedere il tuo idolo in quella situazione..." in cella con addosso una tuta e un giubbino e un libro sul comodino da tre giorni che non riesce a leggere "perché non trova la concentrazione" è difficile. "Mercoledì dalla cella vicina ha sentito alla radio le partite. Ha saputo che ha vinto l'Atalanta - ha concluso Belotti - e questo ci ha detto che è riuscito a farlo dormire per le prime tre ore da quando è lì". E' molto provato dal punto di vista psicologico ed emotivo, non dorme da tre giorni ed è "come se si trovasse sotto a un treno", raccontano Stucchi e Belotti. Nel colloquio, avvenuto alla presenza delle direttrice del carcere, non si è parlato della vicenda giudiziaria, ma prevalentemente dello stato di salute di Doni. "E' trattato benissimo, come tutti gli altri detenuti - aggiunge Stucchi -. Ciò non toglie che ha subito un contraccolpo psicologico non indifferente. E' preoccupato per la famiglia e soprattutto per la figlia. Inoltre è consapevole di quanto l'Atalanta sia importante per Bergamo e per i bergamaschi e sa benissimo quanto sia delicata la questione".Riguardo la sua presunta fuga al momento dell'arresto: "Lui ci ha spiegato che non ha mai cercato di scappare - dice Stucchi - Erano le 6 del mattino, stava dormendo e pensava che fossero dei ladri. Ci ha riferito che anche i poliziotti che sono andati ad arrestarlo lo hanno trattato bene". Rogatoria: carte ticinesi in partenza per CremonaLe carte svizzere sono in partenza per Cremona: destinatario il PM di Cremona Roberto Di Martino. Mittente un collega di Lugano, il PP Nicola Corti. Ieri l'ex giocatore del Chiasso Almir Gegic, per il tramite di un suo avvocato, ha infatti dato il proprio consenso all'invio agli inquirenti lombardi della documentazione raccolta in Ticino dal PP Corti in merito al nuovo filone delle indagini sul calcioscommesse.Nei confronti di Gegic, ricordiamo, ha avviato un procedimento penale anche il Ministero pubblico ticinese. L'ipotesi di reato è quella di riciclaggio. A monte il presunto crimine di corruzione privata attiva di giocatori ai fini di truffa nel mercato lecito e illecito delle scommesse.FC Chiasso: "Sconcerto"Sulla vicenda del calcioscommesse ha preso oggi posizione anche l'FC Chiasso. Il club "ha preso atto con sconcerto - si legge nella nota stampa - delle notizie giornalistiche di presunte manipolazioni di partite disputate quando militava in Prima Lega. La direzione della societa’ ritiene pertanto di dover comunicare che sinora non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte di nessuna autorità". E che, qualora richiesto, "fornira’ la massima collaborazione, pur non essendogli noto alcun fatto o alcun sospetto di qualsivoglia irregolarita’ per i fatti riportati dai giornali, peraltro avvenuti (se avvenuti) con la precedente gestione societaria (antecedente la presidenza Pifferi)". Il Chiasso vuole inoltre far notare che "il giocatore citato dai giornali, oggetto di tali sospetti, non e’ piu’ tesserato per i

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