Ticino
Lepori: “purtroppo la partita non è ancora finita”
Ginevra Benzi
3 anni fa
Il vice capo area medica dell’Eoc ritiene fuorviante il messaggio lanciato oggi dal Consiglio federale, ribadendo che la pandemia non finirà sicuramente domani e che gli ospedali devono rimanere protetti

A seguito delle decisioni adottate oggi dal Consiglio federale in merito agli allentamenti, chi rappresenta il mondo della sanità ha espresso il proprio giudizio su quanto cambierà a partire da domani. Fra questi il vice capo area medica dell’Eoc Mattia Lepori, che ha commentato gli allentamenti ai microfoni di Ticinonews.

“La pandemia non finirà domani”
Secondo Mattia Lepori, il messaggio lanciato oggi dal Consiglio federale è fuorviante e ribadisce che la pandemia non finirà domani.
“ Vorrei dire che, purtroppo, quello che passa con questo messaggio – ed è questo il mio timore – è che la pandemia sia ormai finita. Il messaggio, soprattutto quello di Berset, mi è sembrato un po’ come un triplice fischio finale. Ora non voglio guastare la festa a nessuno, sono molto contento anche io che le cose vadano meglio, ma non è così: il passaggio a una fase endemica del virus significa semplicemente che questo è arrivato, è qui ma non scomparirà”. Le forme, le cadenze e con quali gravità si ripresenterà non è possibile dirlo, aggiunge Lepori, ma resta il fatto che sicuro non è scomparso.

“Gli ospedali devono rimanere protetti”
Secondo Lepori, gli ospedali “è chiaro che devono rimanere delle zone protette”, aggiungendo che non è possibile mettere sullo stesso piano la libera circolazione delle persone con la liberalizzazione degli accessi e delle visite. “Abbiamo il dovere di proteggere i pazienti che sono per definizione delle persone vulnerabili. Non possiamo sicuramente attenderci che da domani, ma anche nelle prossime settimane, si ritorni a un regime di visite libere come prima della pandemia”.

“Sarà sempre il virus a decidere le regole del gioco”
Anche se possiamo darci delle regole, commenta Lepori, sarà sempre il virus a decidere le nostre sorti, l’unica cosa che si può affermare è che questo virus non verrà eradicato, per il resto, commenta sempre Lepori, bisogna avere l’umiltà di ammettere che non è possibile dire come potrebbe variare, sia in fatto di cadenze che di gravità.

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