Ticino
"LEGO, il mattoncino che unisce"
"LEGO, il mattoncino che unisce"
"LEGO, il mattoncino che unisce"
Redazione
7 anni fa
A colloquio con Enea Moro, negoziante specializzato e autore di alcune splendide riproduzioni di edifici ticinesi

Chi tra tutti voi non ha mai giocato almeno una volta con i Lego? Sicuramente chi, a 34 anni, lo fa ancora regolarmente e con grande passione, è Enea Moro, grande appassionato dei piccoli mattoncini plastificati, che ultimamente ha aperto il primo negozio ("Il Mattoncino") rivenditore Lego per il Ticino a Muralto. Ticinonews, l’ha sentito per voi.

Signor Moro, ci spieghi com’è nata questa sua grande passione.Nei primi anni dell’infanzia e poi, dopo una pausa di qualche anno, nel periodo adolescenziale, è esploso in me il grande amore per questo fantastico giocattolo.

Ci parli dell’organizzazione che racchiude tutti gli appassionati di LEGO e di cui lei è uno dei fondatori e primo presidente fino al maggio scorso.Si tratta della Swiss Italian LEGO User Group (SILUG), che tra le varie attività, organizza annualmente, nel mese di ottobre, nella Palestra delle scuole di Ascona la manifestazione "Ticino Brick", una vera e propria fiera del mattoncino. L’edizione di quest’anno si terrà il 13 e 14 ottobre e con il mio co-progettista Raffaele Balacco esporremo le ultime creazioni, tra le quali il 'Lungolago di Ascona', costruito a molte mani dai soci della SILUG. Prima di questa produzione, avevamo realizzato la Madonna del Sasso, Piazza Grande di Locarno e, su richiesta, il Centro commerciale Serfontana di Balerna.

Esiste un'organizzazione nazionale per gli appassionati della LEGO?Oltre alla sopracitata SILUG esistono altre due associazioni nella Svizzera tedesca e nella Svizzera francese con i rappresentani dei quali ci troviamo per scambiae alcune idee. Personalmente, non conoscendo bene il tedesco, devo ammettere che anche con i colleghi svizzero-tedeschi riusciamo a capirci grazie ai famosi mattoncini. 

Una passione onerosa quella delle riproduzioni di edifici e luoghi realizzati con i Lego?Certo, perché oltre ai mesi di lavoro che stanno dietro a queste opere, bisogna aggiungere i costi che, nel caso del ‘Lungolago di Ascona’, si sono attestati a 10'000 franchi.

Osservando le sue opere ci si rende conto che con i famosi mattoncini di plastica si riesce davvero a riprodurre fedelmente qualsiasi edificio.Sì, ma non solo. Con i Lego si possono riprodurre navette spaziali, come ad esempio quelle legate alla saga di Star Wars. Ma la particolarità che la differenzia nettamente i Lego alla pur apprezzabile Playmobil, risiede nel fatto che con essi sono possibili vere e proprie metamorfosi strutturali. In effetti, mi è capitato più di una volta di ricavare un’astronave da un castello.

I giochi sportivi sono contemplati nel panorama della LEGO?Certo. Già da qualche anno esiste una sorta di 'Subbuteo' regolarmente giocabile a livello di partite. La stessa cosa è stata realizzata per l’hockey su ghiaccio ed il basket. Io stesso mi diletto con questi giochi da tavolo.

La Lego è entrata anche nei programmi scolastici?Sì, nei programmi di matematica ed in particolare per le prime nozioni del calcolo. Ed a proposito di giovani scolari, ultimamente ho potuto apprezzare l’incredibile costruzione di un ragazzino di 9 anni, che consisteva in una serie di due scatole stile Matrioska, caratterizzate da alcuni meccanismi che permettevano l’apertura della scatola più piccola all’interno della quale era possibile recuperare una moneta. Un piccolo capolavoro.

Ci sono delle analogie tra i suoi modellini ed i plastici dei trenini? Sì, tanto che negli ultimi 20 anni la Lego ha prodotto più di un modellino di trenino, con gli ultimi modelli controllabili tramite il pc.

Roberto Quadri

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