ticino
Legge giovani e legge colonie, al via la consultazione
©Fiorenzo Maffi
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Redazione
2 anni fa
Il DSS ha elaborato il disegno di legge che unifica le due normative con lo scopo di rafforzare il sostegno delle attività dei giovani. Ora il progetto è posto in consultazione.

Rafforzare il sostegno alle attività concepite dai giovani e la loro partecipazione. È l’obiettivo che porta avanti il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), che da tempo ha avviato il cantiere per l’aggiornamento della Legge giovani e della Legge colonie, inserito nel Programma di legislatura 2019-2023. Ora il progetto di legge è pronto per la consultazione. Il Consiglio di Stato ha infatti dato il suo via libera. I principali destinatari e partner potranno dire la loro dal 12 dicembre 2022 fino al 13 febbraio 2023. 

Cosa prevede il progetto di legge

Il progetto di legge unifica le due normative in un unico testo ed estende il loro campo di applicazione. L’obiettivo è di promuovere e sostenere le attività destinate a bambini e giovani in ambito extra-familiare, extra-scolastico ed extra-sportivo “affinché abbiano la possibilità di vivere esperienze di crescita e di disporre di maggiori opportunità per realizzare le proprie aspirazioni in uno spirito di autodeterminazione”, si legge nella nota diramata dal DSS. Si punta inoltre a favorire la loro partecipazione in tutte le scelte che li riguardano per responsabilizzarli. Infine si vuole promuovere le pari opportunità e l’inclusione attraverso attività d’informazione, di sensibilizzazione e di prevenzione, la formazione e il perfezionamento del personale. 

Chi è coinvolto

Il progetto di aggiornamento della Legge giovani e della Legge colonie è il risultato dei lavori svolti nell’ambito del “Progetto di aggiornamento politiche giovanili 2017-2020”, della Commissione per la gioventù, della Commissione per le colonie di vacanza, del sottogruppo “basi legali” della Piattaforma delle politiche giovanili e dell’evento “#facciamo legge” che ha visto il coinvolgimento diretto dei giovani stessi. Una collaborazione che ha permesso al DSS di effettuare “specifici approfondimenti e di affinare il disegno di legge” che ora viene sopposto in consultazione ai Comuni, ai partiti politici rappresentati in Gran Consiglio, alle organizzazioni, alle associazioni e agli enti interessati.