
Manca sempre meno allo scoccare dell’autunno, periodo che porta con sé i suoi inconfondibili colori e sapori tradizionali. E tra i prodotti stagionali che faranno capolino in Ticino figurano le “Zucche Nostrane” della realtà agricola “Future Farmers”, che anche quest’anno ripropone la vendita di ortaggi a chilometro zero con i suoi carretti “self-service”, sparsi nel Mendrisiotto e nel Luganese. Il progetto, sostenuto dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio, è giunto alla sua quinta edizione. “Il primo obiettivo è di consolidare la nostra presenza in queste due regioni”, spiega a Ticinonews Lorenzo Tognola di “Future Farmers”. “Proporremo inoltre quattro articoli alla zucca nostrana, realizzati tramite artigiani del territorio: gnocchi, ravioli, birra e falafel. Avremo in totale 16 varietà di cucurbita”.
Obiettivi e progetti futuri
Da inizio settembre a inizio novembre, carretti “self-service” coloreranno quindi piazze e strade sottocenerine, offrendo a tutti la possibilità di acquistare e portare a casa zucche fresche e di stagione. Oltre a collaborare con aziende agricole vicine ai punti vendita, “FutureFarmers” lavora a stretto contatto con realtà del sociale come la Fondazione Sant’Angelo di Loverciano, la Fondazione Vacallo, la Fondazione Diamante e la Fondazione Don Guanella, che curano la gestione delle casette e si occupano della cubettatura delle zucche. “Abbiamo visto tanto entusiasmo da parte degli attori coinvolti e questo ci ha motivato ad andare avanti”, prosegue Tognola, che guarda al Sopraceneri come prossima tappa. “Nel 2026, mi piacerebbe avere punti vendita in tutte e le tre regioni del ‘nord’ – Bellinzonese, Locarnese e Tre Valli –. Dovrei riuscire, verosimilmente, a posizionarmi in una/due di queste”. Entro il 2030, invece, “vorrei creare un progetto di estrema territorialità in ognuna delle cinque aree geografiche del cantone”.
Sorveglianza per prevenire i furti
Un progetto importante, quello delle "Zucche Nostrane", che ha regalato ai suoi promotori molte soddisfazioni, ma anche qualche criticità da risolvere. Nello specifico, parliamo di furti che in passato hanno interessato alcuni carretti. Per ovviare alla situazione "dei nostri collaboratori ci hanno chiesto di installare un sistema di sorveglianza e noi li abbiamo accontentati. Ma non tutte le nostre cassette si trovano in zone potenzialmente 'pericolose'". Di conseguenza "posizioniamo telecamere solo dove necessario", conclude Tognola.