Povertà
Le richieste d'aiuto Soccorso d'Inverno sono in costante aumento, specie a dicembre
Redazione
8 mesi fa
Pressoché raddoppiate le richieste di aiuto a soccorso d’inverno, che negli ultimi anni hanno raggiunto le 1’500 persone. “C’è molta preoccupazione in vista delle fatture da pagare nel mese di dicembre”. Così la responsabile degli incarti dell’associazione. Elargiti 930mila franchi lo scorso anno.

Se per molti il mese di dicembre rappresenta un periodo di spensieratezza e gioia in vista del Natale, per altri è invece un momento di preoccupazione. Il numero più alto di bollette da pagare a fine mese, unito agli aumenti delle varie assicurazioni hanno incrementato il numero di richieste a Soccorso d’Inverno. “Notiamo una forte preoccupazione da parte dei nostri richiedenti riguardo proprio a questo mese, poiché alle consuete fatture si aggiungono i conguagli di fine anno. Inoltre, bisogna far fronte al continuo aumento dei costi”. Per Cristina Rezzonico, responsabile incarti di Soccorso d’inverno Ticino, tutto questo si traduce in una pressione decisamente elevata con cui si trovano confrontate le famiglie e i single del nostro cantone.

Gli aiuti aumentano anche in altri mesi dell’anno

L’incremento delle richieste di aiuto non riguarda però solamente il mese di dicembre. Ad essere aumentato, in generale, è infatti il numero di persone che negli anni si è rivolto all’associazione, facendolo raddoppiare. “Dalla pandemia in poi le richieste sono fortemente aumentate”, conferma Rezzonico, precisando che se nel periodo 2018-19 le domande si attestavano intorno agli 800, “negli ultimi due anni queste sono salite a 1’500”. E se una volta a rivolgersi a soccorso d’inverno erano prevalentemente famiglie monoparentali, ad oggi le difficoltà economiche toccano tutti, indistintamente. Ad essere colpite in maniera più evidente sono tuttavia le cosiddette persone fragili, ovvero "persone già in difficoltà a causa di una problematica fisica, di salute o economica. E se la pressione per pagare le bollette aumenta, cresce di conseguenza il loro disagio e il senso di solitudine e di fragilità”. Basta infatti un cambiamento a livello personale, di salute o lavorativo “per far sì che non riescano più ad affrontare neanche una piccola spesa imprevista”.

Non solo bollette

Le preoccupazioni principali delle persone in difficoltà non riguardano tuttavia unicamente le bollette da pagare o una spesa imprevista. “Ciò che turba maggiormente queste persone è, ad esempio, capire come affrontare una spesa, motivo per cui noi elargiamo anche dei buoni. In questo periodo natalizio c’è infatti una grande richiesta per i buoni acquisto per i generi alimentari, in quanto il desiderio è di avere un piccolo margine finanziario aggiuntivo per poter passare le feste”.  Lo scorso anno anche la cifra elargita è aumentata. Le donazioni, infatti, hanno raggiunto i 930mila franchi contro gli 890mila del 2022.