Ticino
Le reti più alte in Svizzera per evitare la caduta di massi
Immagini FFS
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Lara Sargenti
2 anni fa
A Capo San Martino le FFS stanno posando reti metalliche alte fino a 9 metri e realizzando opere di prevenzione per mettere in sicurezza la montagna. L’investimento previsto è di 18 milioni

Reti alte fino a 9 metri e impianti di protezione per evitare la caduta di massi sulla strada cantonale Capo San Martino e la tratta ferroviaria tra Paradiso e Melide. È quanto stanno implementando le FFS sul ripido pendio del San Salvatore. Il tratto interessato è lungo 2 km, in un’area soggetta alla caduta massi, soprattutto dopo forti piogge o temporali. Gli ultimi eventi di una certa importanza, ricordano le FFS, sono avvenuti nel 2021 e nel 2017 e hanno portato al blocco del traffico stradale, mentre nel 2015 alcuni massi caddero sulla linea ferroviaria.

Le reti più alte della Svizzera
Tra la vegetazione già oggi si possono intravvedere le prime imponenti reti di metallo, che sono le più alte mai installate in Svizzera e tra le più alte in Europa. Per installarle gli operai, con conoscenze alpinistiche, sono spesso aggrappati ai pali o alle reti, pronti ad afferrare il materiale che viene trasportato esclusivamente in elicottero vista la zona impervia. Si è calcolato che nell’anno e mezzo di cantiere (i lavori sono iniziati nella primavera 2021 e termineranno a inizio 2023) saranno effettuati circa 2000 ore di volo.

Il progetto
In totale verranno posati circa 1300 metri di nuove reti paramassi (con altezze variabili dai 4.5 metri ai 9 metri e classi di energia da 500 a 5000 kJ). Altri 500 metri di reti già esistenti verranno invece rinforzati. A completare le opere di protezione la realizzazione di 300 metri di valli paramassi in terra e 1800 metri di impianti di allarme per la protezione dei rischi della natura. Il progetto prevede inoltre alcuni risanamenti ambientali, come la bonifica dell’ex stand di tiro e il recupero del territorio prima occupato da alcune cave per l’estrazione della pietra naturale. L’investimento è di circa 18 milioni di franchi, finanziato al 50 percento dalle FFS e per il restante 50 percento da Confederazione (45%) e Cantone (5%).

Sicurezza prima, durante e dopo il cantiere
Durante i lavori è stato allestito un concetto di sicurezza per le maestranze presenti sul cantiere che, in caso di pericolo, blocca i lavori e, se necessario, anche la sottostante linea ferroviaria e la strada cantonale. Dove si sta lavorando, vengono inoltre posate reti paramassi provvisorie. L’area è sotto monitoraggio continuo, per determinare eventuali spostamenti del fianco della montagna, un sistema implementato già due anni prima dell’inizio dei lavori. Una volta terminati i lavori l’opera di protezione San Salvatore sarà parte integrante del sistema di allarmi per pericoli naturali, che ha il compito di sorvegliare la rete FFS con un sistema di sensori radio che segnalano con precisione gli eventi naturali – come caduta massi e smottamenti, frane e scoscendimenti e colate detritiche– e che a dipendenza della gravità dell’evento possono far sbarrare quasi in tempo reale la tratta.

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