Circolazione
“Le polizie comunali esagerano con i controlli radar”
Redazione
un anno fa
Il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi ha scritto ai Municipi chiedendo di migliorare la situazione attuale legata ai controlli della velocità.

I controlli radar della velocità svolti dalle polizie comunali potrebbero essere troppi. Ne è convinto il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi che, secondo quanto riferisce laRegione, ha recentemente inviato una missiva a sindaci e municipali chiedendo loro di chinarsi sulla questione.

Alcune cifre

Stando ai dati riportati, un agente della Polcom eseguirebbe tre controlli all’anno, mentre un poliziotto in forze alla cantonale soltanto uno nel medesimo periodo. Sempre secondo Gobbi, questi numeri porterebbero a dubitare dello scopo, che dovrebbe essere di prevenzione, di tali controlli, i quali verrebbero a volte utilizzati in maniera inadeguata. Sempre a proposito di numeri, la sezione "multe circolazione” del Preventivo 2022 riporta un totale di 14,5 milioni di franchi, 500mila in più rispetto al Preventivo dell’anno precedente.

Le richieste

La richiesta inoltrata agli Esecutivi cittadini è quella di trovare un coordinamento più efficace tra Cantone e Comuni su questa tematica. Per migliorare la situazione attuale, secondo Gobbi potrebbe essere coinvolto il gruppo di lavoro impegnato con il progetto ‘Polizia ticinese’, il cui scopo è quello di ridefinire la divisione degli incarichi tra le forze di polizia presenti sul territorio. Il gruppo dovrebbe trovare misure che non si basino soltanto sui radar.

La risposta

Parlando a titolo personale Orio Galli, presidente dell’Associazione delle polizie comunali ticinesi, ha espresso la sua “perplessità”, dal momento che per calcolare il totale dei controlli radar viene utilizzato il dato dei controlli e non il tempo necessario per posare il radar, facendo così emergere cifre che non corrispondono alla realtà: “Una piccola Polizia comunale che pianifica un giorno di controlli – prevedendo il viaggio, il posizionamento dell’apparecchio, il controllo e in seguito il rientro in sede e il trattamento dei dati raccolti – può fare sul turno di otto ore anche quattro o cinque controlli da un’ora, a differenza del controllo radar della Polizia cantonale, che non sarà quantificabile in ore bensì in giorni di attività”, ha spiegato Galli a laRegione.  

 

 

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