Ticino
“Le molestie non sono prassi diffusa”
© CdT/Gabriele Putzu
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La Rsi risponde alla Presidente Ssm neoeletta Maria Chiara Fornari dopo un’intervista rilasciata al quotidiano romando “Le Temps” sulle molestie all’interno dell’azienda di Comano

“Alla Rsi la discriminazione di genere non è una prassi ampiamente diffusa”. Così risponde l’emittente di Comano dopo la pubblicazione di un’intervista rilasciata dalla neoeletta Presidente SSM Maria Chiara Fornari a “Le Temps”. “La Rsi avrebbe preferito non prendere posizione pubblicamente in nome della volontà di collaborare con il partner sociale”, spiega in una nota l’azienda.

L’intervista rilasciata al quotidiano francofono, incentrata sulle segnalazioni di molestie subite da molteplici donne all’interno della stessa azienda è un duro colpo. “Le donne vengono umiliate professionalmente e denigrate in pubblico”, racconta Maria Chiara Fornari che da decenni lavora alla Rsi. “C’è una grave mancanza di rispetto che genera sofferenza, danneggia il lavoro e la creatività”, continua la presidente Ssm.

Queste solo alcune delle affermazioni estrapolate dall’intervista pubblicata lo scorso 18 gennaio. Oggi l’ufficio stampa Rsi “contesta e respinge le affermazioni della Presidente Ssm. Si tratta di un suo giudizio che respingiamo e riteniamo offensivo nei confronti di tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori”.

Le segnalazioni di presunte molestie raccolte dal sindacato ora verranno inviate a un pool di avvocati che avrà il compito di analizzarle. “La direzione – racconta Maria Chiara Fornari al quotidiano romando – voleva imporci un pool di avvocati prevalente uomini, cosa che non possiamo accettare”. Ma su questo punto da Comano l’azienda sottolinea: “Nei vari incontri, tutti registrati e documentati con relativi verbali, e nelle varie lettere ufficiali tra SSM e RSI tra il 9 novembre 2020 e il 19 gennaio 2021, è ampiamente dimostrato come mai, in alcuna occasione e in alcuna forma, RSI abbia cercato di imporre a SSM la composizione del pool di avvocati che condurranno le indagini e, men che meno, i contenuti del relativo mandato. Non solo: Ssm non ha mai, né in occasione dei numerosi incontri con Rsi né per iscritto, dedicato una sola parola all’inclusione nel pool di una ulteriore rappresentante legale per assicurare il rispetto della parità di genere. Valutazione invece fatta dalla RSI”.

Maria Chiara Fornari però racconta di più. “Ci sono una serie di abusi che sono stati tenuti segreti, c’è una forte cultura dell’omertà. Una giornalista che ha osato sporgere denuncia contro un superiore si è trovata sfollata e in condizioni svantaggiose”. Un problema questo, che per la Presidente ha “radici profonde e strettamente legato con il fenomeno del bossing, anche nei confronti del sindacato”. E su questo la Rsi conclude: “È un’affermazione estremamente grave agli occhi della Rsi, che ha già comunicato a Ssm di volerla immediatamente approfondire e, se comprovata, di voler intraprendere tutti i passi che dovessero rendersi necessari per fare piena luce”.

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