Ticino
Le misure di risparmio toccano personale e sussidi di cassa malati
Redazione
2 anni fa
Il Consiglio di Stato in corpore ha presentato oggi a Bellinzona il Preventivo per il prossimo anno e il primo pacchetto di misure di riequilibrio finanziario.

95.7 milioni di franchi. È questo il disavanzo d'esercizio previsto dal Cantone per il preventivo 2024, approvato dal Consiglio di Stato e presentato oggi a Palazzo delle Orsoline dall'Esecutivo al completo. Il Governo ha inoltre illustrato un primo pacchetto di misure finanziarie atte a risparmiare circa 134 milioni di franchi. Parte di queste dovranno essere approvate dal Parlamento, tra cui quelle concernenti la Ripam, l'imposta di circolazione e il contributo di solidarietà per il personale.

"Non stiamo presentano solo un preventivo, bensì una prima fase di risparmi che necessiterà di tempo e dello sforzo di tutti", ha esordito il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa. "Negli ultimi anni abbiamo vissuto un periodo di incertezza e di grandi incognite che persiste in ragione della situazione geopolitica e del rallentamento congiunturale in atto a livello internazionale. Le prospettive finanziarie sono peggiorate e il Parlamento per questo ha approvato il decreto sul pareggio dei conti entro il dicembre 2025". Un decreto "che prevede di raggiungere il pareggio con misure di contenimento della spesa ed esclude l’aumento delle imposte e il riversamento di oneri sui comuni”. Su questa base nel dicembre 2022 il Parlamento ha incaricato il Governo di presentare un piano di azione che prevedesse un disavanzo di esercizio massimo di 40 milioni nel 2024 e l’equilibrio di bilancio entro la fine del 2025, "ribadendo la necessità di rispettare i paletti voluti dal Parlamento e dal popolo in un contesto ulteriormente aggravato dal mancato versamento degli utili dalla BNS". "Nei nostri lavori siamo intervenuti in diversi ambiti. La situazione necessita uno sforzo trasversale. Il Consiglio di Stato si è trovato confrontato con una necessità di rientro finanziario di oltre 200 milioni di franchi. Le misure decise ammontano a circa 130 milioni di franchi".

Vitta: “Due tappe di intervento”

Ha poi preso la parola il direttore del Dfe Christian Vitta, spiegando che la manovra prevede due tappe di intervento. Per la prima, concernente il 2024, “abbiamo lavorato su tre livelli”. Anzitutto, una serie di misure sul personale: “Se guardiamo il consuntivo 2022, la voce ammontava a 1.140 miliardi di spesa, mentre con il preventivo 2023 si saliva a 1.164,  e nel 2024 rimane a circa 1.166 miliardi. Abbiamo quindi frenato la crescita e l’abbiamo posta al livello 2023”. Per quanto concerne beni e servizi “abbiamo registrato un livello simile a quello del consuntivo 2022; abbiamo bloccato la spesa. Si parla di 347 milioni di franchi. La voce trasferimenti e sussidi è invece cresciuta, “ma le misure sono volte a rallentare tale crescita”. 

Vitta ha anche ricordato come il risultato di esercizio di -95 milioni sarebbe di -40 con le quote della BNS. Gli investimenti vengono mantenuti a un livello elevato: 300 milioni di franchi. Per poter far fronte a questo volume “è importante ritrovare l’equilibrio finanziario, altrimenti dovremo agire sui finanziamenti”. Secondo il direttore del Dfe è importante anche sottolineare che lo sforzo fatto dal Governo “ha permesso di contenere l’aumento della spesa corrente ad un aumento dell’1.5% e questo sforzo è da sottolineare in un periodo di inflazione”.

Riduzione Ripam ordinaria

Nel sistema attuale, l'elemento che delimita il perimetro (cioè il numero) dei potenziali beneficiari di riduzione dei premi nell'assicurazione malattia (RIPAM) è il reddito disponibile massimo. Il calcolo del RDM è influenzato da due parametri: le costanti e i limiti di fabbisogno ai sensi della Laps applicabili alle unità di riferimento (UR). Il Governo ritiene inevitabile intervenire in questo settore, preservando in ogni modo la fascia di beneficiari meno abbienti. La proposta, pertanto, concerne la diminuzione delle due costanti che definiscono gli RDM nei seguenti termini: per le unità di riferimento senza figli, dall'attuale 3.8 al 3.5 (pari a una riduzione dello 0.3); per le unità di riferimento con figli, dall'attuale 4.7 al 4.2 (pari a una riduzione dello 0.5). La scelta di una differente riduzione delle due costanti, viene spiegato, è dovuta alla costatazione che ai sensi della RIPAM le UR senza figli risultano meno favorite rispetto a quelle con figli.

La modifica delle costanti comporterà una potenziale riduzione di circa 2'600 UR beneficiarie di RIPAM, pari a circa 6'400 persone. In termini finanziari la misura comporta un contenimento strutturale della spesa nella RIPAM di 16.5 milioni di franchi all'anno. La riduzione delle costanti avrà un impatto maggiore sulle fasce di reddito che più si avvicinano al disponibile massimo. Così facendo le fasce di reddito più basse sono tutelate. In particolare, viene sottolineato che le modifiche di questi parametri non avranno ripercussioni sui beneficiari di prestazioni Laps o di complementari all'AVS/AI.

Imposta di circolazione

Il Governo presenterà a breve un messaggio per una revisione del modello di calcolo dell’imposta di circolazione. Per il preventivo 2024 si prevede un importo di 91.5 milioni di franchi pari a quello annunciato nell’ambito della votazione popolare sul modello di calcolo entrato in vigore nel 2023. Nel 2023 il gettito prodotto con l’imposta di circolazione per le sole automobili (quelle toccate dall’iniziativa approvata dal popolo) ammonta a 81 milioni di franchi, mentre nel 2022 si attestava a 104.8 milioni di franchi.

Contributo di solidarietà del 2% per la parte di salario che eccede i 60'000 fr

La misura è applicata ai dipendenti, ai magistrati e ai consiglieri di Stato. L’introduzione di una franchigia di 60'000 permette di rendere il contributo progressivo. Questa misura è stata preferita rispetto ad altre ipotesi valutate dal Consiglio di Stato, come per esempio il blocco degli aumenti annuali. Diversamente da questa misura, il contributo di solidarietà “preserva la progressione prevista all’interno della scala e non comporta una penalizzazione per i dipendenti in carriera rispetto a quelli che sono al massimo degli aumenti annuali della loro funzione di riferimento”. La conferma o meno della misura nel 2025 e negli anni successivi sarà valutata nell’ambito dei prossimi preventivi.