Vallemaggia
Le conseguenze psicologiche della tragedia, il Care Team Ticino: "Siamo qui per ascoltare"
© Rescue Media
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un anno fa
Tra le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sabato sera sulla Vallemaggia ci sono le conseguenze psicologiche per chi ha vissuto in prima persona quei momenti. Per aiutare queste persone è stato attivato il Care Team Ticino. Come viene gestito questo servizio? Ne abbiamo parlato con il coordinatore Massimo Binsacca.

Il maltempo che ha colpito la Vallemaggia ha causato, finora, cinque morti, a cui si aggiungono le persone disperse. Ci sono le conseguenze materiali: edifici distrutti, ponti crollati, strade e sentieri che non esistono più. Ma ci sono anche i contraccolpi psicologici per chi ha vissuto in prima persona un evento simile: angoscia, paura, traumi, incubi. È per questo che è stato attivato il Care Team Ticino, un servizio cantonale costituito da persone volontarie incorporate nella Protezione civile, specializzate e formate negli interventi psico-sociali d’urgenza. Il loro intervento, si può leggere sul sito del Cantone, permette di ridurre o evitare danni ulteriori alla psiche delle vittime e limitare problemi legati alla presa in carico medica e sociale. Ma concretamente come viene gestito questo servizio? Ne abbiamo parlato con il coordinatore Massimo Binsacca.

"Un evento del genere non ci era mai capitato"

Il Care Team Ticino è al decimo anno di attività e "un evento simile non ci era mai capitato", ha spiegato Binsacca. "È sicuramente un momento importante anche per noi, perché abbiamo tanto da imparare e, al contempo, cerchiamo di essere a disposizione della popolazione per dare un aiuto in questa tragedia".

"Finora le risorse sono bastate"

Quanto accaduto in Vallemaggia è un evento eccezionale, ma le forze del Care Team Ticino sembrano bastare. "Abbiamo a disposizione 50 volontari che sono incorporati nella Protezione civile. È chiaro che il periodo delle vacanze non aiuta, ci sono persone impegnate professionalmente, ma fino ad ora, anche grazie all'aiuto della Polizia, siamo riusciti ad avere le risorse necessarie per aiutare le persone che hanno richiesto il nostro intervento. Non nego che, essendo presenti sul posto e visibili alle persone, siamo sempre più sollecitati".

L'intervento del Care Team Ticino

Ma concretamente, come interviene il Care Team Ticino? "Ascoltiamo le persone, cerchiamo di capire il loro vissuto e di elaborare le loro emozioni. Nei primi giorni dopo l'alluvione l'adrenalina era alta, ma con il passare del tempo subentrano le emozioni vissute in quei momenti che vanno ad impattare sugli individui. Non solo, perché possono anche emergere traumi pregressi e questo va ad aggravare la sensibilità o la personalità della persona. Cerchiamo insomma di essere presenti, di far sentire la nostra vicinanza e di far capire a queste vittime che non sono sole. È chiaro che un trauma del genere potrebbe durare nel tempo, magari anche per settimane, e per il futuro bisognerà cercare una rete che possa sostenere in modo più specifico queste persone".

Le difficoltà maggiori

A dipendenza del vissuto delle persone, l'intervento del Care Team Ticino può cambiare. "C'è chi ha perso dei famigliari, chi ha vissuto una situazione particolare come una mamma con due bambini che ha sentito le sirene della protezione civile, pensando che la diga potesse cedere. Qui emerge un altro aspetto importante: il primo mercoledì di febbraio ci saranno le prove delle sirene e bisognerà fare attenzione, perché questo esercizio potrebbe rievocare un trauma in alcuni individui".

L'importanza della supervisione

 I membri del Care Team Ticino sono ora in prima linea nell'aiutare chi ha subito un trauma psico-fisico, ma anche loro avranno bisogno di confrontarsi con qualcuno. "Avremo bisogno di una supervisione. Sono particolarmente attento ai miei operatori, perché tengo a loro e devono essere in grado, una volta terminato l'intervento, di tornare alla propria vita quotidiana".

I segnali da non sottovalutare

Una persona "deve stare attente alle emozioni che prova. È assolutamente naturale sentirsi arrabbiati, non dormire o non mangiare, ma dico sempre che l'impostante è bere. Se un individuo ha problemi nel sonno, ha dei flashback su quanto accaduto è una cosa che potrebbe rientrare nella fase di normalizzazione, ma se questo livello di stress resta elevato per quattro settimane bisogna cercare aiuto. Chi dovesse aver bisogno del nostro aiuto, può chiamare lo 091 816 05 55".