Ticino
Lati, “produzione del latte stagnante”
Ginevra Benzi
3 anni fa
La carenza di burro a livello svizzero dipende da un concatenarsi di fattori, come ad esempio il cattivo foraggio che ha portato a una scarsa produzione di latte. La Lati di Sant’Antonino nonostante le difficoltà è intenzionata a produrre, oltre al latte, il loro burro

Il burro. Un prodotto che va bene per tantissimi piatti e usato in diversi modi: c’è chi lo spalma sul pane a colazione o a merenda, chi invece lo utilizza principalmente per cucinare piatti più complessi. Ma se parliamo di burro è perché questo prodotto tanto famoso quanto impiegato in cucina è perché in Svizzera la domanda supera nettamente l’offerta.

Tanta la domanda, poca l’offerta

In Svizzera vengono richiesti annualmente 40mila tonnellate di burro, una quantità che da ormai due anni la sola produzione indigena non riesce più a soddisfare. L’Ufficio federale dell’agricoltura ha pertanto deciso di aumentarne l’importazione.

Manca latte
“Abbiamo una situazione dove l’offerta, quindi la produzione a partire proprio da quella dal latte, è stagnante” commenta il direttore della Lati Alessandro Corti ai microfoni di Teleticino aggiungendo che la causa è dovuta soprattutto alla scarsa qualità del foraggio, dovuta un clima non proprio ottimale. Malgrado l’elevato numero di mucche, la produzione del latte sta vivendo un momento di pausa.

Domanda in aumento
L’aumento della domanda potrebbe essere legato a una riscoperta del burro. “C’è un ritorno verso un prodotto genuino locale” commenta Corti, sottolineando come alternative quali il grasso di palma viene via via abbandonato per motivi etici ed ecologici, e di come si voglia rivalorizzare questo prodotto.

Un burro con marchio Lati
Al momento l’azienda casearia di Sant’Antonino non produce burro direttamente, ma vista la forte domanda sul tavolo c’è già l’intenzione di produrre e vendere burro Lati. “Stiamo pensando in modo concreto, anzi quest’anno arriverà probabilmente sullo scaffale il burro col nostro marchio”.

Alla Lati c’è voglia di rinnovamento
Passati gli anni finanziariamente difficili, alla Lati si respira voglia di rinnovamento. Un esempio sono i macchinari nuovi di zecca e il desiderio di raddoppiare la quantità di latte, che al momento viene lavorato per essere venduto o trasformato in panna o formaggio. “Ad oggi abbiamo quasi finito gli investimenti che ci eravamo preposti, anche con le difficoltà legate al Covid e adesso ragioniamo al lancio di nuovi prodotti tra cui il burro” conclude Corti.

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