Ticino
L'ATG condanna la petizione per la rimozione di Andrea Vosti
L'ATG condanna la petizione per la rimozione di Andrea Vosti
L'ATG condanna la petizione per la rimozione di Andrea Vosti
Redazione
7 anni fa
Presa di posizione dell'Associazione Giornalisti Ticinesi contro l'agire di tio.ch nei confronti del giornalista RSI

Il Comitato dell’Associazione Ticinese dei Giornalisti (ATG), composto da giornalisti delle principali testate cantonali, "condanna risolutamente la petizione online che chiede la rimozione del collega Andrea Vosti dal suo ruolo di corrispondente RSI da Washington".

"Pur nel rispetto del principio che il diritto di critica vale anche nei confronti dei media", il comitato ATG stigmatizza questo modo di fare "sommario e irrispettoso non solo della professionalità di un collega stimato, ma anche del fondamento stesso della libertà di stampa".

Per il comitato "esporre un giornalista alla riprovazione pubblica e chiederne la rimozione significa legittimare un metodo che si fonda più sul desiderio di censurare che su un giudizio di merito competente". Gli strumenti professionali e indipendenti per valutare l’operato di un giornalista esistono, "basta ricorrervi".

Il comitato ATG "disapprova anche la scelta del portale tio.ch, che oltre a pubblicare, legittimamente, la notizia ha fatto a sua volta un sondaggio a commenti aperti tra i propri lettori", chiedendo se il corrispondente RSI sia o meno fazioso. "Riteniamo sia un fatto inopportuno e finora mai visto in Ticino, lesivo del rispetto reciproco che dovrebbe sempre esistere tra colleghi".

"Sarebbe grave se un sistema simile prendesse piede tra i diversi media ticinesi. Il giornalismo professionale e consapevole del proprio ruolo oggi è chiamato a distanziarsi da metodi improvvisati e a portare la propria cultura e rigore anche nel mondo del web. Piuttosto che imbastire una ulteriore gogna pubblica per il collega si sarebbe potuto, oltre a dare la notizia, ricordare l’esistenza dell’Ombudsman o Mediatore RTV e del Consiglio svizzero della stampa; istituzioni alle quali ognuno può ricorrere per un giudizio professionale e indipendente, se ritiene violata la deontologia giornalistica o il mandato di servizio pubblico della SSR", conclude il comunicato del comitato ATG.

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