
Con un'iniziativa parlamentare generica, il deputato della Lega Andrea Censi chiede che la “Legge federale sulla navigazione aerea” sia rinegoziata e che sia data una deroga all’aeroporto di Lugano/Agno per permettere a compagnie estere di operare dallo scalo luganese e "finalmente terminare questa situazione di monopolio aereo nelle mani di una compagnia straniera che di svizzero porta impropriamente solo il nome". Al fine di garantire e salvaguardare il brand "swiss made" e "swiss quality", Censi chiede inoltre che il Consiglio federale (in base all'art. 50 della Legge sulla protezione dei marchi) revochi a SWISS la possibilità di utilizzare la bandiera rossocrociata a scopi commerciali.
La richiesta giunge proprio nel giorno in cui Swiss ha annunciato di rinunciare alla tratta di Lugano-Zurigo dopo il dissesto di Adria Airways. "Che SWISS se ne voglia andare da Lugano non sarebbe una tragedia (per il disservizio fornito fino ad oggi potrebbe essere anche una liberazione) se non per il fatto che per operare tratte interne è necessario un certificato svizzero (AOC), cosa che mette SWISS in uno stato di quasi monopolio e non permette ad altre compagnie aeree di operare da Lugano/Agno" sottolinea Censi nell'atto parlamentare.
"SWISS in questi anni ha potuto fare il bello ed il brutto tempo, cosciente del fatto di non avere concorrenti interni, aggiudicandosi la concessione per operare dal nostro aeroporto e subappaltando il lavoro a compagnie estere disastrare, inaffidabili e fallimentari, volando unicamente quando faceva comodo (solo quando gli aerei erano pieni)".
"Alla luce di questi trascorsi, è per orgoglio nazionale, per rispetto della nostra bandiera, per rispetto dei ticinesi, che non possiamo chinarci per l’ennesima volta ma alzare la testa e lanciare un chiaro e forte messaggio: o i super manager germanici della SWISS ricominciano subito ad operare da Lugano o sulla coda dei loro velivoli mettano la bandiera teutonica!"
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