
"La carta non è un supporto del passato, ma un mezzo vitale e moderno da valorizzare". Ed è per questo che l'Associazione dell’industria grafica dpsuisse/viscom, ieri ha lanciato un appello alle istituzioni, chiedendo maggior sostegno al settore e impegnandosi a sfatare luoghi comuni sulla carta stampata. "In un mondo dalla comunicazione multicanale, la carta è uno di questi canali", spiega a Ticinonews Stefano Soldati, presidente di dpsuisse, intervistato a margine dell'84esima Assemblea generale, tenutasi a Muzzano. "Bisogna riflettere sulle decisioni prese a livello istituzionale, in particolare sui loro effetti, perché un prodotto cartaceo ha un proprio pubblico e non si possono guardare solo i numeri".
"Il nostro problema è la falsa comunicazione"
L'industria grafica "non è contro il digitale", aggiunge Stefano Gazzaniga, direttore di dpsuisse. "Il nostro problema è la falsa comunicazione, i falsi miti che vengono proposti. Un esempio? Molte aziende dicono che non vengono inviate le fatture cartacee per una questione ambientale, ma questo è falso, perché una fattura stampata su carta ha un impatto inferiore a livello di anidride carbonica, rispetto a una e-mail".
"Il Ticino deve farci delle risposte concrete"
L'appello al Consiglio di Stato "è di seguire quanto fatto da altri cantoni della Svizzera tedesca e in particolare di quella romanda, che hanno introdotto delle misure di sostegno ad hoc per i giornali locali", conclude Soldati, precisando che "ora Berna ha deciso di puntare sulle sovvenzioni e il Cantone deve darci delle risposte concrete, visto che aveva detto di voler seguire quanto fatto a livello federale".