Ticino
LAC, lo spettro dell'audit esterno
LAC, lo spettro dell'audit esterno
LAC, lo spettro dell'audit esterno
Redazione
8 anni fa
La politica vuole vederci chiaro sulla questione appalti. Dal PPD che chiede importanti correttivi, all'ipotesi audit-indipendente dell'UDC

“Leggeremo il rapporto e se non ci convincerà chiederemo un audit esterno indipendente su quello che è accaduto al LAC. Tiziano Galeazzi è un fiume in piena. All’indomani delle anticipazioni del Municipio di Lugano sull’audit commissionato per far luce sui mandati affidati dal centro culturale, il capogruppo UDC in Consiglio comunale vuole vederci chiaro, come del resto anche altri capigruppo.

“Aspetteremo la seduta di lunedì sera della Commissione della Gestione, aperta anche ai capigruppo, dove verranno fornite altre informazioni. E se non capiremo tutto per filo e per segno bocceremo il Consuntivo” tira dritto Galeazzi.

Ad alzo zero anche il capogruppo leghista Boris Bignasca, “abbiamo capito che al LAC c’è stata una gestione allegra sia dei soldi pubblici che delle commesse pubbliche”. Inoltre non ci soddisfano le modalità adottate dal Municipio per far visionare l’audit alla Commissione della Gestione ci dice: “Verranno accompagnati sotto scorta, come se il rapporto fosse radioattivo, o custodisse i segreti dell’Area 51”.

Per il capogruppo PPD Michel Tricarico ora è necessario intervenire con dei correttivi. “Abbiamo presto atto della comunicazione del Municipio. Ci sono state delle manchevolezze sia nel controllo dell’idoneità delle aziende, sia nelle deleghe di firma. Ora bisogna evitare che questi episodi si ripetano”. Il capogruppo inoltre, spiega di non condividere, la strategia di comunicazione dell’Esecutivo, di informare prima la stampa che il Legislativo su una questione così importante.

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Christian Fini

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