Ticino
La VF pagherà le imposte a Stabio
Redazione
15 anni fa
Alcuni consiglieri comunali minacciano il referendum. Gli sgravi richiesti riguarderanno però solo una minima parte delle attività

Stando a quanto riportato in data odierna da La Regione Ticino, la VF Corporation - multinazionale americana del settore dell'abbigliamento che annovera tra i suoi marchi nomi quali Napapijri, Vans, Wrangler, Eastpack e che sta costruendo nel comune di Stabio un nuovo stabilimento che dovrà portare cinquecento nuovi posti di lavoro - ha chiesto al Municipio di essere esonerata dal pagamento delle imposte su utili e capitali. Il Municipio ha licenziato un messaggio in tal senso il che non é piaciuto ad alcuni consiglieri comunali i quali hanno minacciato il referendum se le richieste dell'azienda dovessero essere accolte. Particolarmente attivo in questa iniziativa, sempre secondo La Regione, è il gruppo Stabio2000. Come si è arrivati a questa situazione? Informazioni da noi raccolte evidenziano che tra i motivi di questa presa di posizione, oltre al fatto che il comune non avrebbe nessun introito finanziario, vi é il problema che il sedime sul quale sorgerà il nuovo stabilimento é destinato ad attività industriali ed artigianali, mentre i cinquecento posti di lavoro che verrebbero creati sarebbero tutti in seno all'amministrazione. A Stabio si teme inoltre che la maggior parte dei posti di lavoro vada ad appannaggio di frontalieri. Secondo quanto ci risulta però le condizioni poste dal Municipio parlano si di accordare sgravi fiscali, ma solo per una delle società della holding americana; a patto che però VF porti la totalità del gruppo a Stabio. Questo significa che le altre attività verrebbero trattate come soggetti fiscalmente imponibili. E anche per quel che concerne gli altri due motivi del contendere, ossia la destinazione del sedime e la preoccupazione sull’origine delle maestranze impiegate, le informazioni sono contrastanti. Secondo nostre informazioni l’attività della VF non si limiterebbe a semplici questioni amministrative, ma bensì anche alla progettazione e alla produzione dei prototipi, il che rientrerebbe nella tipologia di azienda che l’area interessata può accogliere. E anche le preoccupazioni inerenti l’origine della maestranze sono state mitigate. Sempre da nostre informazioni si tratterebbe di un 50% di domiciliati ed il rimanente di frontalieri. Senza dimenticare che, in ogni caso, si tratta nella maggior parte dei casi di figure professionali qualificate (designer e manager), quindi, anche l’introito fiscale derivante dalle imposte alla fonte sarebbe molto interessante per il comune di Stabio. Abbiamo contattato la VF International Sagl, che, detto per inciso è già presente sul territorio ticinese a Pazzallo, per un commento, ma purtroppo non ci è stato possibile raggiungere i responsabili in quanto attualmente all’estero. Nelle prossime settimane verrà comunque indetta una riunione nella quale verranno spiegate tutte le condizioni per l’insediamento di questa nuova attività economica. La nostra impressione è che più che altro, come spesso accade in Ticino, si tratti di una questione politica. MM

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