Ticino
La ticinese Nara Valsangiacomo nuova presidente di Pro Alps
© Monika Flueckiger
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Redazione
7 ore fa
È stata eletta sabato dall'assemblea generale. Prende il posto di Jon Pult, che lascia dopo 11 anni.

Importante cambio ai vertici di Pro Alps, l'associazione che si chiamava Iniziata delle Alpi: dopo 11 anni, Jon Pult ha rimesso la presidenza in nuove mani. Al suo posto l'assemblea ha eletto la granconsigliera ticinese Nara Valsangiacomo, che d'ora in avanti guiderà l'organizzazione impegnata nella tutela delle Alpi. "La passione per gli argomenti, le sue vaste conoscenze e le esperienze maturate in politica, quale Granconsigliera e come Municipale del suo comune, Coldrerio, ma anche come semplice abitante di una regione tormentata dai problemi del traffico come il Mendrisiotto, la aiuteranno a guidare l’associazione verso nuovi traguardi", sottolinea l'associazione in un comunicato odierno.

Una petizione per proteggere le Alpi dal traffico

Durante l'assemblea generale Pro Alps ha inoltre lanciato una petizione che esige dal Consiglio federale di attenersi all’incarico impartitogli dalla Costituzione nel 1994 di proteggere efficacemente le Alpi dalle conseguenze negative del traffico. La raccolta delle firme si protrarrà sino al 12 ottobre 2025.        

© Monika Flueckiger
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Una risoluzione per dire no al ritorno dei camion in autostrada

Pro Alps ha anche adottato una risoluzione in cui chiede al Consiglio federale di evitare un trasferimento di ritorno sulla strada di decine di migliaia di mezzi pesanti dopo che, da fine 2025, dovrebbe essere tolta dalla circolazione ferroviaria anche la Rola, l'autostrada viaggiante. "L’autostrada viaggiante (Rola) è un pilastro fondamentale della politica di trasferimento del traffico merci attraverso le Alpi, trasportando su ferrovia circa 80'000 camion all’anno", sottolinea l'associazione. "Pro Alps chiede al Consiglio federale di intervenire su RAlpin e sui suoi proprietari FFS, BLS e Hupac per ottenere la continuazione dell’esercizio della Rola come previsto sino a fine 2028 e di presentare, con il rapporto sul trasferimento 2025, misure incisive per promuovere il trasferimento in generale e per evitare il ritorno di decine di migliaia di camion dalla Rola sulle strade. In mancanza di simili misure, il numero di camion in transito attraverso le Alpi sulle nostre strade potrebbe superare il milione già dal 2026".