Ticino
“La terza ondata sarà diversa”
Bellinzona, 26 marzo 2021 - CS Consiglio di Stato sui Test di massa - Giorgio Merlani, medico cantonale © CdT/ Chiara Zocchetti
Bellinzona, 26 marzo 2021 - CS Consiglio di Stato sui Test di massa - Giorgio Merlani, medico cantonale © CdT/ Chiara Zocchetti
Filippo Suessli
3 anni fa
Il medico cantonale Giorgio Merlani aggiorna sullo stato delle cose in Ticino

Il medico cantonale Giorgio Merlani ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica, sottolineando come i numeri stiano tornando ad aumentare. Ha spiegato che l’età media dei ricoverati e dei colpiti dal virus, per effetto del vaccino sta scendendo. La variante inglese, però, mostra segni di una gravità maggiore, per questo e per la prognosi migliore dei ricoverati, che spinge a fare tutto il possibile, è probabile che i numeri in terapia intensiva torni a salire, per questo si sono già attivate tutte le procedure.

Merlani ha parlato anche della campagna vaccinale, con un 10% circa dei vaccinabili già vaccinato, e dei test rapidi. Ha consigliato di fare test rapidi in farmacia anche per sicurezza in caso di visite a parenti o per stare più tranquilli. Ha comunque invitato le famiglie a privilegiare, per Pasqua, gli incontri all’aperto.

Nella conferenza stampa si è parlato anche della situazione tra i bambini. La dottoressa Lisa Kottanatu, caposervizio dell’Istituto pediatrico della Svizzera italiana dell’Eoc, il virus, vista la variante inglese, circola di più tra i più giovani, ma il decorso rimane blando. Nella prima ondata in Ticino sono stati ricoverati una decina di bambini, mentre dalla seconda sono meno della metà.

La diretta

11:40 - La conferenza stampa è conclusa

11:37 - È immaginabile la vaccinazione per i minori, visto che Pfizer ha i primi risultati in questo senso?
“Il decorso tra i bambini è molto blando, una vaccinazione dei bambini può essere immaginabile dal punto di vista epidemiologico”, ha spiegato Merlani. Ma è ancora presto per immaginare una soluzione simile. Attualmente però il vaccino sotto i 16 anni non è omologato in Svizzera.

11:35 - Con questi dati, le misure sembra debbano rimanere quelle attuali
“Le decisioni sono politiche, l’andamento epidemiologico che io analizzo è sanitario. Le decisioni, invece, vengono prese laddove devono essere prese. Ma sono sicuro che la Confederazione ha dato segnali chiari che le misure resteranno”.

11:35 - Spazio alle domande

11:30 Parla la dottoressa Lisa Kottanattu
“Non abbiamo avuto decorsi gravi. Non abbiamo visto pazienti pediatrici colpiti da variante inglese o altre varianti con un decorso grave. Nella prima ondata abbiamo avuto una decina di ricoveri pediatrici, dall’inizio della seconda ondata ne abbiamo avuti tre o quattro”, ha spiegato la dottoressa Kottanattu. Sono però aumentati i casi tra i più giovani. Ora si sa che si può usare il test salivare anche per bambini sopra i sei anni. L’autotest, che arriverà settimana prossima, non è consigliato per i bambini.

11:26 - Vaccinazione
“La campagna vaccinale procede bene, le dosi sono aumentate, le capacità di vaccinare nel Cantone sono superiori al numero di dosi che riceviamo. Oltre l’80% dei malati cronici che ci attendevamo si sono annunciati. Tra gli over 65 si sono già annunciati oltre il 30%. Il 6,7% dei ticinesi è stato vaccinato con due dosi”. Se si escludono i ragazzi che non saranno vaccinati, circa il 10% della popolazione vaccinabile è stata vaccinata. “A fronte del numero di dosi somministrate, gli effetti collaterarli sono veramente pochi in termini di numero e pochi in termine di gravità. È logico che tra persone così anziane, nel periodo dopo il vaccino qualcuno presenti dei decorsi gravi della sua malattia, questi casi vengono analizzati molto attentamente. Quando si fanno vaccinazioni così a tappeto, è inevitabile che qualcuno quando torni a casa abbia un incidente d’auto, non si può dire che la vaccinazione provochi l’incidente d’auto. La vaccinazione è sicura malgrado quello che si legge su numerosi siti più o meno seri”.

11:22 - “Trovatevi all’aperto”
“Vista la bella stagione, per Pasqua sarebbe consigliabile incontrarsi all’aperto”, ha spiegato Merlani. E anche un test rapido potrebbe essere una buona idea per sapere di non avere in quel momento un’alta carica virale. Nelle case anziani, per questa Pasqua, l’idea è che sarà possibile trovarsi in tavoli da 5, le visite saranno concesse maggiormente: “CErchiamo di dare un minimo di serenità a fronte del fatto che ci sono zero casi e che stiamo testando bene”.

11:19 - Nelle scuole
Il virus nelle scuole è più presente, ha aggiunto Merlani. Nelle scuole ci sono 5-7 casi al giorno. Ma statisticamente è pochissimo, ha sottolineato. “Abbiamo una classe su mille che va in quarantena e possiamo dirlo con orgoglio perché abbiamo le scuole aperte”. Questo a dimostrazione che il sistema attuale funziona: “Siamo convinti che i test di massa nelle scuole non siano la via. La strategia è stata solo leggermente corretta: da lunedì non si saprà più quando una persona è variante inglese o meno. Nelle scuole i casi ormai sono praticamente tutte varianti inglesi. Verrà fatta l’analisi approfondita del test per capire la variante solo in casi particolari”.

11:17 - La terza ondata
“Questa terza ondata sta probabilmente cominciando, ma ha delle differenze rispetto alle precedenti. Perché una parte della popolazione è vaccinata, perché la variante inglese è leggermente più grave e per tutta una serie di fattori”, ha spiegato Merlani. “Questa volta la situazione sarà diversa, ma è impossibile dire cosa avverrà tra qualche settimana”.

11:14 - Il test fai da te
“Mercoledì arriva il test fai da te. Lo si può fare da soli perché il tampone non deve andare a fondo, ma solo ‘fin dove arriva un dito’. Va sottolineato che questo test è meno affidabile degli altri. Viene incoraggiato il suo uso, ma non è pensato per chi ha sintomi e non deve essere preso come una sicurezza assoluta”. Il Cantone sta pensando di fare un esercizio collettivo, facendo fare a tutte le persone un test nello stesso momento.

11:12 - Test per asintomatici
“Alcune farmacie sono sovraccariche di richieste, ma alcune no. Se una non ha più capacità, è probabile che ve ne siano altre che hanno disponibilità. L’unico test che attualmente resta a pagamento, è quello PCR che viene richiesto per un viaggio. Se io devo andare in viaggio in un Paese che chiede il test molecolare, quello deve essere pagato di tasca propria. Tutti gli altri test, anche per interesse personale, anche per essere più tranquilli, viene fatto il test rapido ed è pagato dalla Confederazione. Vi ricordo che la Confederazione siamo tutti noi cittadini, ma non bisogna pagarlo in prima persona”.

11:10 - La vaccinazione funziona
“La vaccinazione protegge bene. Ma sappiamo che esistono dei casi di qualcuno vaccinato che contrae comunque l’infezione. Quindi se si hanno sintomi, anche a 14 giorni dalla seconda dose, è consigliabile rivolgersi al medico”, ha spiegato. Non bisogna pensare di essere vaccinati quindi protetti in modo assoluto.

11:08 - Degenza più corta
Essendo ricoverate persone più giovani, ha detto Merlani, “la degenza ospedaliera è più corta. Avendo una prognosi migliore, per loro viene impiegato tutto il fattibile, quindi vengono ricoverati più spesso in terapia intensiva. Per questo prevediamo che l’occupazione della terapia intensiva tornerà ad aumentare”. Per questo si è già passati all’organizzazione del lavoro in terapia intensiva per lavorare ritmi più stretti. I turni sono più serrati e le vacanze sono state tagliate. Per questo impegno dei sanitari, Merlani ha chiesto la collaborazione della popolazione, invitando alla cautela.

11:05 - Parla Giorgio Merlani
“Dopo la seconda ondata, dopo un periodo di relativa stabilità tra gennaio e marzo, nelle ultime settimane i valori sono di nuovo in salita. Sia in termini di numeri di test effettuali, sia in percentuali dei test positivi, sia in numeri assoluti. La media delle cifre quotidiane è sopra ottanta”, ha spiegato il Medico cantonale. “Si è anche visto che il numero di persone ospedalizzate, rispetto al numero di dimessi, è tornato positivo. Quindi abbiamo un aumento dei ricoveri in ospedale. I ricoveri, però, sono in una fascia d’età leggermente diversa. Dopo aver vaccinato le persone sopra una certa fascia d’età, queste persone vengono ricoverate meno. Ora i ricoverati sono soprattutto tra i 60 e i 75 anni”. Merlani ha aggiunto: “La variante inglese è leggermente più grave, la sua mortalità è leggermente più elevata”.

11:04 - Inizia la Conferenza stampa

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