Ticino
La svolta ecologica per gli stabili pubblici
Lara Sargenti
3 anni fa
Il Governo ha approvato il rapporto che definisce i provvedimenti per raggiungere gli scopi di risparmio energetico. Vitta: “Verrà allestito un catasto, in base al quale verranno definiti gli interventi”

Caldaie e riscaldamenti a nafta hanno i giorni contati, almeno per quanto riguarda gli edifici pubblici. Mercoledì il Consiglio di Stato ha infatti approvato il rapporto sulla Pianificazione energetica per il patrimonio immobiliare dello Stato, nel quale vengono definiti i provvedimenti per raggiungere gli scopi di risparmio energetico e rendere neutri in termini di emissione di CO2 gli edifici dell’Amministrazione pubblica. Una pianificazione che si basa sulla Strategia energetica federale 2050 e sul Piano energetico cantonale. Radio 3i ne ha parlato con il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta. “È importante che anche lo Stato faccia la sua parte per il patrimonio immobiliare”, sottolinea il Consigliere di Stato. “Ispirandoci ai documenti della Strategia energetica federale 2050 e del piano energetico cantonale abbiamo elaborato questa strategia riguardante i nuovi edifici e il risanamento degli edifici esistenti di proprietà dello Stato, con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza energetica. Da un lato si tratta ottimizzare i consumi di energia, ma anche quelli idrici e di produzione dei rifiuti. Dall’altro si tratta di promuovere anche quelle che sono le energie rinnovabili, con l’allacciamento alle reti di teleriscaldamento, alla produzione di energia attraverso impianti fotovoltaici, con l’abbandono completo delle energie fossili. Questi e altri interventi sono quelli che intendiamo programmare per i prossimi anni”.

La Strategia energetica 2050 prevede l’abbandono graduale del nucleare e la promozione delle energie pulite a scapito di quelle fossili. Un obiettivo che potrà essere raggiunto? “Dobbiamo raggiungerlo”, risponde Vitta. “Nell’ambito della manutenzione programmata abbiamo recentemente chiesto un aumento del credito al Gran Consiglio, che è stato approvato. Ad oggi abbiamo 100 milioni che sono destinati alla manutenzione programmata degli stabili, che vogliono tenere conto di questi aspetti energetici. Ricordo che l’obiettivo è quello di creare un inventario degli stabili pubblici anche dal profilo energetico, quindi avere un catasto che ci indica la classe energetica di ogni stabile e gli interventi da effettuare per poter migliorare le prestazioni energetiche”. I costi totali di questi interventi dipenderanno proprio dal catasto che verrà realizzato, spiega Vitta, aggiungendo che per il solo comparto scolastico nel Lugano si prospettano 200 milioni di investimenti.

La pianificazione energetica del Cantone potrà infine essere anche uno stimolo per il settore privato, conclude Vitta. “L’efficienza energetica è diventato un obiettivo di tutti come collettività pubblica. Lo Stato fa la sua parte, ma anche il privato”.

Il servizio di Teleticino

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