Ticino
"La Svizzera consegni Alvaro Baragiola all'Italia"
"La Svizzera consegni Alvaro Baragiola all'Italia"
"La Svizzera consegni Alvaro Baragiola all'Italia"
Redazione
6 anni fa
La Lega dei Ticinesi chiede di porre fine alla latitanza dell'ex brigatista: "Cassis e Keller Sutter si attivino subito"

Porre fine alla "latitanza della vergogna" dell'ex brigatista Alvaro Baragiola. È quanto chiede la Lega dei Ticinesi che in una nota si rivolge al ministro degli Esteri Ignazio Cassis e al ministro di Giustizia e polizia Karin Keller Sutter affinché si attivino per consegnarlo all'Italia, dove sarà chiamato a rispondere dei suoi crimini. 

"La recente consegna di Battisti all’Italia da parte del Brasile e della Bolivia ha (ri)acceso i riflettori su altri terroristi rossi che da vari decenni sono latitanti all’estero, protetti dalla complicità di paesi stranieri" si legge nella nota del movimento. "In cima alla lista di questi latitanti figura Alvaro Baragiola Lojacono che nel 1978 fece parte, tra l’altro, del commando che rapì il presidente della DC Aldo Moro, e per questo motivo in Italia venne condannato all’ergastolo in contumacia. Sempre in contumacia, in Italia venne condannato anche per omicidio".

"Oggi Baragiola – dopo aver scontato una pena inflittagli dalla magistratura svizzera - vive comodamente ed a piede libero nel nostro Paese, in quanto in possesso anche della nazionalità elvetica, sfuggendo così al carcere italiano" si continua a leggere. "Ad aumentare ulteriormente il disonore della Svizzera in questa vicenda, il fatto che Baragiola Lojacono non solo si trovi in libertà nel nostro paese, ma benefici addirittura del pubblico impiego. Prima, come noto, ha collaborato per la RSI, che – con i soldi del canone più caro d’Europa – stipendiava nientemeno che un terrorista (e poco importa se formalmente fosse o non fosse assunto). Adesso, invece, Baragiola lavora per l’università di Friburgo: quindi ancora per un ente pubblico".

La Lega dei Ticinesi non accetta che la Svizzera "continui a macchiarsi del reato di complicità con un terrorista" e chiede quindi ai due ministri di consegnarlo all'Italia, ponendo fine ad una "vergogna che dura da decenni": "Inutile che la partitocrazia – PLR compreso – si sciacqui la bocca con i “diritti umani” (naturalmente solo quando fa comodo) e poi disattenda al più elementare ed universale principio di giustizia: ossia quello che prevede che i criminali siano chiamati a pagare per le atrocità commesse" commenta il movimento, che promette di inviare prossimamente atti parlamentari a Berna su questo tema.

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