Ticino
La stagione dei funghi entra nel vivo. L'esperto: "Raccogliete solo quello che conoscete"
© Shutterstock - Ticinonews
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Redazione
2 anni fa
Mentre se non doveste essere sicuri del "bottino" è meglio "far controllare i funghi a un esperto", spiega Francesco Rusca, controllore della VAPKO e membro della Società Micologica Luganese.

Porcini, gallinacci, mazze di tamburo e russole. La ricerca dei funghi è una delle passioni più sentite alle nostre latitudini. I fungiatt popolano i boschi soprattutto nel periodo estivo e autunnale. "Normalmente il periodo dovrebbe andare da fine luglio fino -ora con il cambiamento climatico- a ottobre, novembre o anche dicembre", spiega a Ticinonews Francesco Rusca, membro della società micologica luganese e controllore della VAPKO, l'Associazione svizzera degli organi ufficiali di controllo dei funghi. "Quello attuale è il momento delle chanterelle, ce ne sono tantissime. Mentre a breve dovrebbero arrivare i porcini", aggiunge l'esperto.

Quali sono i fattori che influiscono sulla crescita?

Per la crescita di questi organismi indizi importanti sono il terreno e le piante: "Ci sono alcuni funghi legati a terreni calcarei, altri a terreni siliciosi. Un altro fattore riguarda le piante: faggi, betulle, castagni, querce e pini (abeti, pini e larici). I funghi si trovano nei boschi, basta andare a cercarli", scherza Rusca. 

Non tutti sono però provetti fungiatt. Ecco allora qualche consiglio da chi i funghi li maneggia da tempo: "Bisogna rispettare la natura e raccogliere solo quello che si conosce e di cui si è sicuri. Se non si è sicuri, se ne prendono due, tre o quattro esemplari e si portano dai controllori Vapko o al lunedì sera in una delle quattro sedi in cui si trovano le società micologiche della regione".

Attenzione a quello che si raccoglie

Le società micologiche, va ricordato, trattano solo la commestibilità dei funghi. Il rischio di confondere un fungo buono da uno cattivo è alto e molte persone "pensano di raccogliere una specie, quando in realtà è tutt'altro", aggiunge l'esperto. "Con i porcini un errore non è così grave perché il boleto fiele -una specie molto simile- è amara, ma non letale".

E la meteo?

La stagionalità dei funghi è molto legata al tempo atmosferico e cambia di anno in anno, di mese in mese: "Rispetto all'anno scorso il cambio è netto. L'anno scorso di questi tempi non c'era nulla, quest'anno invece ci sono. Il tempo influisce enormemente: terreno umido e caldo sono fattori decisivi. Il fungo reagisce molto al cambio di temperatura (dal freddo al caldo o dal caldo al freddo), e quello è il momento buono per cercarli. Il vento invece è l'assassino dei funghi", conclude Rusca.