
Porcini, gallinacci, mazze di tamburo e russole. La ricerca dei funghi è una delle passioni più sentite alle nostre latitudini. I fungiatt popolano i boschi soprattutto nel periodo estivo e autunnale. "Normalmente il periodo dovrebbe andare da fine luglio fino -ora con il cambiamento climatico- a ottobre, novembre o anche dicembre", spiega a Ticinonews Francesco Rusca, membro della società micologica luganese e controllore della VAPKO, l'Associazione svizzera degli organi ufficiali di controllo dei funghi. "Quello attuale è il momento delle chanterelle, ce ne sono tantissime. Mentre a breve dovrebbero arrivare i porcini", aggiunge l'esperto.
Quali sono i fattori che influiscono sulla crescita?
Per la crescita di questi organismi indizi importanti sono il terreno e le piante: "Ci sono alcuni funghi legati a terreni calcarei, altri a terreni siliciosi. Un altro fattore riguarda le piante: faggi, betulle, castagni, querce e pini (abeti, pini e larici). I funghi si trovano nei boschi, basta andare a cercarli", scherza Rusca.
Non tutti sono però provetti fungiatt. Ecco allora qualche consiglio da chi i funghi li maneggia da tempo: "Bisogna rispettare la natura e raccogliere solo quello che si conosce e di cui si è sicuri. Se non si è sicuri, se ne prendono due, tre o quattro esemplari e si portano dai controllori Vapko o al lunedì sera in una delle quattro sedi in cui si trovano le società micologiche della regione".
Attenzione a quello che si raccoglie
Le società micologiche, va ricordato, trattano solo la commestibilità dei funghi. Il rischio di confondere un fungo buono da uno cattivo è alto e molte persone "pensano di raccogliere una specie, quando in realtà è tutt'altro", aggiunge l'esperto. "Con i porcini un errore non è così grave perché il boleto fiele -una specie molto simile- è amara, ma non letale".
E la meteo?
La stagionalità dei funghi è molto legata al tempo atmosferico e cambia di anno in anno, di mese in mese: "Rispetto all'anno scorso il cambio è netto. L'anno scorso di questi tempi non c'era nulla, quest'anno invece ci sono. Il tempo influisce enormemente: terreno umido e caldo sono fattori decisivi. Il fungo reagisce molto al cambio di temperatura (dal freddo al caldo o dal caldo al freddo), e quello è il momento buono per cercarli. Il vento invece è l'assassino dei funghi", conclude Rusca.