Ticino
La scuola speciale compie 50 anni all'insegna dell'inclusione
Samuele Quadri
2 giorni fa
Inclusione, educazione e socialità: la scuola speciale cantonale compie 50 anni. Un'occasione per ricordare gli obiettivi raggiunti e gettare l'occhio alle sfide del futuro. Di vitale importanza la collaborazione tra lo Stato, le Associazioni e i genitori per rafforzare il concetto dell'inclusione.

La scuola speciale cantonale compie 50 anni. Occasione per riflettere sulle trasformazioni avvenute e comprendere le sfide future: “Abbiamo delle alunne e degli alunni che non riescono a rimanere agganciati al piano di studio”, ci dice il capo della Sezione della pedagogia speciale Mattia Mengoni. “Necessitano dunque una personalizzazione del percorso. Va detto che, prima di arrivare a questa proposta, la scuola si organizza in maniera tale per poter offrire alternative nel percorso scolastico ordinario. Pe questo il Canton Ticino ha una percentuale di persone che seguono il percorso speciale attorno all’1,5-2%”.

L'eterogeneità nella scuola

Istruzione che festeggia la nascita dell’Ufficio della pedagogia speciale nel 1975 e il primo regolamento che ha permesso l’ufficializzazione di questo tipo di attività in ambito scolastico. Un percorso di 50 anni che è in continuo miglioramento in un mondo sempre più eterogeneo, come ci spiega Mengoni: “Oggi la scuola è confrontata con una forte eterogeneità di alunni e non solamente nell’ambito dell’educazione specializzata e quindi la grande sfida sarà la gestione di questa eterogeneità. È composta da diversi elementi: pensiamo ai percorsi migratori oppure alla fragilità famigliari. Dobbiamo saperci strutturare e organizzare”.   

La collaborazione con le associazioni

Sfide condivise anche dalle associazioni che giocano un ruolo diretto nell’educazione, ma che, come la scuola, accompagnano l’allieva o l’allievo nel suo percorso di vita all’insegna dell’inclusione. Un esempio concreto è atgabbes: “È una giornata importante perché la storia della scuola speciale accompagna la storia di atgabbes, nata circa 60 anni fa. Quando abbiamo iniziato quello dell’istruzione era un tema importante e in Ticino non vi era nulla”, afferma il presidente dell’associazione Cosimo Mazzotta. Sono 3 le proposte del DECS: le classi inclusive, dove tre quattro alunni sono inseriti nelle classi regolari. Le classi di scuola speciale 5-6 alunni seguiti da un docente per un lavoro più protetto. Un settore migliorato negli anni, ma come ci ricorda Mazzotta, si può sempre fare di più: “La cosa importante è non perdere la memoria storia, nelle radici ci sono anche le prospettive future”.