
Una metafora inequivocabile quella dell’UDC: la montagna ha partorito un topolino piccolissimo. Insomma, la Rosa dei venti “dopo tanta spasmodica attesa, ha presentato in tutto il suo splendore le proprie rivoluzionarie proposte”. Peccato che quelle proposte, dice l’UDC, non siano farina del sacco liberale. E da qui la rivisitazione della metafora della montagna e del topolino, detto “plagiatore” per i democentristi e con tanto di nome latino: mus musculus plagiarus. “Insomma - scrive l'UDC in una nota stampa tra l'ironico e il sarcastico -, tanto per capirci, la montagna, se di montagna si tratta, ha partorito un piccolissimo topolino. Un roditore plagiatore che ha attinto a piene mani dalle piattaforme elettorali altrui, riproponendo per giunta atti parlamentari già inoltrati”. Ma ecco che cosa pensa l’UDC delle proposte liberali. “Sono ricette talmente fuori dal comune da rappresentare un vero e proprio New Deal cantonale. Una tale ventata di novità che, a confronto, il cambiamento prospettato del presidente statunitense Barack Obama sa già di naftalina”. “Sono pagliacciate!”, ha detto oggi Pierre Rusconi, presidente dell’UDC ticinese, intervenuto alla trasmissione Pop Politik. Finito? Non ancora. Adesso arrivano gli esempi. Eccoli: riduzione del carico fiscale delle persone e delle aziende (iniziative parlamentari di giugno e di settembre 2008 depositate dal gruppo UDC in Gran Consiglio), videosorveglianza (petizione e mozione del gruppo UDC in Consiglio comunale a Lugano), privatizzazione di Banca Stato (mozione di settembre depositata dal gruppo UDC in Gran Consiglio), difesa del segreto bancario (interventi parlamentari dell'UDC nazionale e iniziativa Lega-UDC per ancorare il segreto bancario alla Costituzione federale), garanzia della reciprocità con l'Italia (mozione parlamentare di dicembre 2007 depositata dal gruppo UDC in Gran Consiglio), trasparenza nei conti pubblici (iniziativa popolare lanciata in prima battuta dall'UDC), risoluzione dei conflitti di interesse (iniziativa parlamentare elaborata presentata da Pierre Rusconi nel lontano 2004) e così discorrendo. Quindi, si è chiesto l'UDC, perché creare un sito apposta per le idee liberali? “L'UDC poteva mettere a disposizione gratuitamente un link al nostro sito cantonale e al nostro programma. Programma che, tra l'altro, sia a livello cantonale che a livello federale non siamo costretti a negoziare e barattare con nessuno”. Poi, arriva il gran finale. E l’UDC, pungente, scrive: "Secondo un noto attempato petalo della rosa dei venti, nessun liberale raggiungerà l'Unione Democratica di Centro. Certo è possibile, anche se i segnali che quotidianamente riceviamo parlano altrimenti, ma forse questo personaggio di potere, con l'unica ambizione di recuperarne sempre di più, non si é ancora accorto che la disaffezione popolare verso le politiche strabiche come quella liberal-radicale sta velocemente distruggendo le sue convinzioni. E che sostenendo tempestivamente le posizioni dell’UDC, invece di estrarle oggi dal cilindro spacciandole per proprie, la lotta per la tutela degli interessi ticinesi avrebbe guadagnato qualche anno”.Edo Bobbià: "Meglio un topolino vivace ed intelligente piuttosto che un elefante flaccido e rancoroso”
“Caro Rusconi – replica il deputato PLR Edo Bobbià - la tua reazione su Ticinonews mi sorprende. Hai forse paura? Temi forse che qualche liberale ora provvisoriamente UDC torni all'ovile?” “Sulle idee – aggiunge Bobbià - dovresti invece essere contento che altri le abbiamo buone. Non necessariamente copiate, ma frutto di alcuni bellissimi incontri fra di noi". "Non ti seguo poi nemmeno - prosegue Bobbià - quando parli di pagliacciate. La nostra, con modestia, è stata una riflessione pacata quanto ferma che vogliamo provare a portare nel PLRT. Se poi le nostre tesi si avvicin
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