
Il numero di vaccinazioni somministrate in Ticino rallenta. Il Cantone ha infatti notato una diminuzione nelle richieste per fare il vaccino di richiamo anti-Covid e per questo motivo anche il dispositivo verrà adattato nuovamente alla situazione. Per il Farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, interpellato dai colleghi di Ticinonews, questo rallentamento si può (anche) collegare alla grande ondata di casi positivi che si sta verificando nel Cantone.
A che punto siamo con la dose di richiamo?
Stiamo arrivando verso le 150mila somministrazioni, questa settimana siamo andati a pieno regime ma per la settimana prossima notiamo una diminuzione delle richieste per accedere al richiamo. Questo è dato dal numero importante di somministrazione ma anche dall’ondata che c’è stata, le persone che avevano le due vaccinazioni non hanno più bisogno del richiamo perché lo hanno fatto ‘in modo naturale’.
Avete rivisto gli obiettivi?
Noi ci attendiamo a partire dalle prossime settimane ancora un aumento della richiesta per via del fatto che la durata del certificato verrà ridotta da 12 a 9 mesi. Le persone che non hanno fatto il richiamo e che non hanno fatto la malattia si troveranno con un certificato che viene improvvisamente a scadere e quindi avremo delle richieste con questa finalità.
Cambierà quindi il dispositivo messo in atto dal Cantone?
È chiaro che la diminuzione della richiesta impone di ridurre l’offerta sul territorio, manterremo i centri attivi per alcune settimane progressivamente procederemo a chiuderne alcuni. Le persone che hanno intenzione di fare il vaccino se vogliono farlo vicino a casa è consigliabile che ne approfittino ora.
Oggi l’Ufsp ha consigliato i vaccini per i giovani tra i 12 e i 15 anni. Concretamente chi volesse farla cosa dovrà tenere presente?
Abbiamo circa 5mila ragazzi e ragazze che avevano fatto le due dosi di vaccino, cominceremo a proporre alcuni momenti di vaccinazione con la presenza del pediatra e presto faremo una comunicazione.
Omicron è una variante contagiosa, vale ancora la pena ricevere la dose di richiamo?
Sì assolutamente sì. Ci sono prove indiscutibili, con il richiamo la protezione al virus è molto elevata per cui ottenere il richiamo è importantissimo perché è il modo migliore per evitare di avere problemi gravi.
Bisogna pensare e parlare di una quarta dose?
La quarta dose non è un tema in discussione. Stiamo ancora dando la terza e l’attenzione rimane su quella. I Paesi che hanno deciso di somministrare la quarta dose non sono convinti che sia stata la scelta giusta.
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