Ticino
La pubblicazione della nuova scala salariale è "offensiva"
La pubblicazione della nuova scala salariale è "offensiva"
La pubblicazione della nuova scala salariale è "offensiva"
Redazione
9 anni fa
Pronzini tuona contro il Cantone, che propone paghe ben al di sotto dei 4'000 franchi. "E le trattative?"

Non è andata giù al deputato MpS Matteo Pronzini la pubblicazione, avvenuta negli scorsi giorni sul sito intranet dell'Amministrazione cantonale, della nuova scala salariale per i dipendenti del Cantone, valevole a partire dal 1° gennaio 2017.

No, perché la scala pubblicata, che corrisponde a quella contenuta nel messaggio sulla revisione totale della Legge sugli stipendi degli impiegati dello Stato e dei docenti (LStip) presentata dal Consiglio di Stato l’11 aprile 2016, non è ancora stata approvata né dalla Commissione della gestione, né quindi dal Gran Consiglio, fa notare Pronzini.

"Il messaggio è ancora pendente davanti alla commissione della gestione che non ha ancora presentato alcun rapporto" scrive Pronzini un'interrogazione inoltrata oggi al Governo. "Il personale, già diversi mesi fa, aveva ricevuto comunicazione del messaggio e quindi aveva potuto prendere già conoscenza di questa proposta di nuova scala salariale."

"Il sottoscritto ha inoltrato un atto parlamentare nel quale chiede diverse spiegazioni e informazioni proprio relative a questa scala salariale" ricorda Pronzini. "Da diverse parti si è fatto notare che i salari previsti in alcune delle classi salariali proposte sono ampiamente al di sotto dei 4'000 franchi lordi mensili e veleggiano al di sotto addirittura di alcuni minimi sociali. Appare abbastanza evidente e probabile che alcuni di questi livelli salariali saranno oggetto di proposte di modifica in sede di dibattito parlamentare. Non da ultimo non è da escludere che la proposta di revisione della LStip potrebbe essere oggetto, come è già avvenuto in occasione del precedente tentativo di revisione, di votazione popolare a seguito di un referendum."

"Alla luce di tutte queste considerazioni, diffondere tra il personale del Cantone questa nuova scala salariale – come se fosse già definitivamente acquisita - è da considerare un atto offensivo ed irrispettoso sia nei confronti del personale dell’amministrazione cantonale, del ruolo del Gran Consiglio, delle organizzazioni sindacali che – se non andiamo errati – sono ancora in trattative con il Cantone, nonché della popolazione del Canton Ticino" scrive ancora il deputato MpS. "Dimostra, al di là della leggerezza comunicativa, quanto poco si sia disposti al negoziato, alla trattativa, al tentativo di confrontarsi. E fa apparire stonate (se non false) le note con le quali si inneggiava, in occasione del recente dibattito sull’iniziativa popolare “Basta con il dumping salariale in Ticino”, alle virtù del cosiddetto partenariato sociale."

Pronzini vuole quindi sapere se la decisione di questa comunicazione è stata presa dal Consiglio di Stato o, se no, chi ha deciso.

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