
La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha presentato un'istanza di ricusa nei confronti del giudice Mauro Ermani alla Corte dei reclami penali. Secondo quanto riferisce La Regione, Lanzillo vorrebbe che non fosse Ermani a presiedere la Corte delle Assise Criminali di Lugano in un processo che verrà celebrato a inizio febbraio, che vede alla sbarra un 50enne che nell'agosto 2020 ferì il figlio con un fucile ad Agno. Lanzillo rappresenta l'accusa e teme che le impressioni del giudice Ermani possano compromettere l'andamento del processo e quindi influenzare negativamente il giudizio finale.
Il rinnovo delle cariche
La vicenda affonda le sue radici nella procedura di rinnovo dei magistrati, avvenuta nel 2020. Allora, ricordiamo, il Consiglio della magistratura si era espresso negativamente nei confronti di Lanzillo e di altri quattro procuratori pubblici. In questo contesto il giudice Ermani aveva creato cattivo sangue in Procura, sconfessando pubblicamente i cinque procuratori. Era pure stata avviata un'inchiesta nei suoi confronti per il possibile reato penale in relazione a un messaggio whatsapp inviato al procuratore generale Andrea Pagani, in cui il giudice informava che una vicecancelleria del Tribunale penale cantonale si era candidata alla carica di procuratore. "Se me la rubi trattamela bene. Se no ricomincio a parlare male di voi", il tenore del messaggio. La vicenda si era chiusa con un non luogo a procedere dal procuratore generale sostituto Andrea Maria Balerna.
Commenti sessisti e critiche
Nell'istanza di ricusa la procuratrice parla anche di alcune dichiarazioni pubbliche rilasciate da Ermani ad alcuni media, ritenute pretestuose e dal tenore rancoroso. Non solo. La procuratrice ritiene di essere stata oggetto di alcuni pesanti commenti sessisti, sempre resi pubblici dal giudice sul conto di Lanzillo, nonché di tentativi di delegittimazione del suo operato da parte di Ermani. Motivi che hanno spinto la procuratrice a inoltrare l'istanza di ricusa nei confronti di Ermani.