
Oetzi, o meglio il suo rappresentante, scrive oggi la Regione, arriverà a Bellinzona dove potrà essere ammirato al Castelgrande dal 13 marzo al 28 giugno. L'uomo venuto dal ghiaccio, lo ricordiamo, è stato ritrovato nel 1991 da due escursionisti di Norimberga in Alto Adige e attualmente si trova a Bolzano nel Museo archeologico dell'Alto Adige, all’interno di una cella frigorifera, su una bilancia di precisione in un’atmosfera satura di azoto, a -6 gradi con il 98% di umidità. Promotore dell’unica tappa svizzera della mostra itinerante voluta dal Museo di Bolzano e inaugurata due anni fa a Stoccolma, è l’Ufficio cantonale dei beni culturali, con il Museo cantonale di storia naturale di Lugano e altri partner, spiega Filippo Rampazzi, direttore del Museo. “La Città di Bellinzona - dichiara Rampazzi alla Regione - e l’Ente turistico di Bellinzona si occupano degli aspetti logistici locali, mentre collaboriamo con Ticino turismo e i suoi media partner per la promozione dell’evento”. L’originale non può essere spostato da Bolzano dove sta da dieci anni nella particolare cella frigorifera creata appositamente per lui. Ma il vero Oetzi, sarà comunque collegato tramite una webcam con Bellinzona dove lo si potrà osservare nella sua cella. Attorno alla mostra, ruoteranno numerose attività, che spaziano dalle conferenze stampa, all’archeologia sperimentale e didattica. “Le scuole - termina Rampazzi - saranno invitate a partecipare con visite guidate e attività didattiche”.
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