Tecnologia
La Lugano sempre più digitale non vuole dimenticarsi del cittadino
Samuele Quadri
un mese fa
Una città sempre più digitale che non si dimentica dei suoi cittadini. Sono questi gli obiettivi di Lugano che guarda al futuro con l'istituzione di un nuovo comitato etico scientifico per l'innovazione digitale, un organo a servizio del Sindaco e delle autorità politiche.

“Era arriva il momento per fare un upgrade di questa strategia digitale e segnare quello che sarà il futuro della digitalizzazione dei servizi cittadini e dei servizi interni alla Città”, afferma il sindaco della città sulle rive del Ceresio Michele Foletti che sottolinea quanto l’innovazione digitale debba essere strumento del cittadino e non una sola paura, tema ribadito anche dal capo dicastero consulenza e gestione Marco Chiesa: “Da un certo punto di vista c’è il DigitalFirst che significa come archivio i miei documenti, come rendo delle prestazioni più facilmente più accessibili sia alla cittadinanza sia alle imprese, ma è soprattutto il ‘CittadinoFirst’. È quello che ci interessa. Il nostro pensiero deve essere rivolto a chi oggettivamente usufruisce di questi servizi”.  

Un nuovo organo

Servizi digitali, iniziative e idee sottoposte all’analisi di un nuovo comitato etico scientifico istituito dalla Città ed è questa la grande novità. Sono 6 le personalità all’interno di questo organo, ma cosa faranno nel concreto? “Abbiamo bisogno di un confronto con persone che vengono al di fuori dell’amministrazione comunale e che hanno competenze in questo ambito, ma anche competenze interdisciplinari", dice Foletti. "Si va dell’esperta del politecnico federale sui dati, all’esperto di intelligenza federale al professore di filosofia. C’è anche, per esempio, il giornalista che per anni si è interessato di nuove tecnologie. Potremo così capire se stiamo andando nella direzione giusta, se la nostra direzione presenta delle criticità o se ci sono miglioramenti da fare".

Una visione più cantonale

Obbiettivo sottolineato più volte dal Comune è la volontà a non essere autoreferenziali. Una città, in ogni caso, punto di riferimento nell’ambito e che ha bisogno la collaborazione intercomunale: “Io credo che l’unione faccia la forza. Da tempo si discute fra le città di questo Cantone. Sto parlando di Mendrisio, Chiasso, Locarno e Bellinzona. Vogliamo avere una piattaforma comune di prospettiva che permetta di sviluppare dei servizi sempre migliori, sempre più ottimali e magari con dei costi inferiori”, afferma Marco Chiesa.

Lo sportello non scomparirà

Una svolta, quella digitale, che spaventa. Ma, nel concreto, una persona può scegliere di utilizzare ancora il classico sportello. Foletti conferma: “DigitalFirst, ma non solo digitale. La nostra idea è tenere aperto il percorso analogico per i nostri cittadini. Chi vuole interagire con la Città in maniera digitale potrà farlo. Chi invece vorrà continuare a parlare allo sportello con un funzionario della città potrà farlo senza trovarsi un chatbot che ti dà le risposte”, conclude il sindaco di Lugano.