
Quarto giorno per la ‘Rebellion week’, la settimana di sit-in davanti a Palazzo delle Orsoline organizzata dal coordinamento cantonale per lo sciopero per il clima, durante la quale ogni giorno sarà indirizzata una lettera a un consigliere di Stato. Lo scopo, lo ricordiamo, è quello di incoraggiare il Governo ad intraprendere dei provvedimenti in favore del clima.
La quarta missiva è stata inviata oggi a Raffaele De Rosa, neo eletto direttore del DSS. I giovani invitano infine la popolazione a unirsi a loro in occasione della consegna dell'ultima lettera, prevista per domani alle 10.
Di seguito il testo completo della lettera:
"Onorevole signor Consigliere di Stato,con la presente vorremmo richiamare l’attenzione del Dipartimento della sanità e della socialità sulle questioni e i problemi inerenti alla crisi climatica, affinché si possano ottenere rapidamente provvedimenti concreti per ridurre l’impatto ambientale del nostro cantone. Infatti, come Coordinamento cantonale Sciopero per il clima riteniamo che la politica debba attuare delle misure concrete con l’obiettivo di contrastare la crisi climatica in corso.L’impatto ambientale delle infrastrutture pubbliche gestite dal DSS può essere ridotto con interventi anche di piccola portata e in vari ambiti. Un grande miglioramento potrebbe essere portato dalla modernizzazione delle infrastrutture e da una gestione sostenibile e responsabile delle stesse.Riguardo l’ammodernamento degli stabili, chiediamo che venga messa in primo piano l’efficienza energetica sia nella ristrutturazione che nella costruzione di nuove infrastrutture. Un provvedimento efficace potrebbe essere l'installazione sistematica di impianti fotovoltaici.Dal punto di vista della gestione è necessario agire su più fronti. A tale proposito chiediamo di ridurre al minimo la produzione di rifiuti e lo sprecoalimentare. In particolare i resti alimentari dovrebbero essere donati ad associazioni che si occupano di distribuirli a persone in difficoltà economica . Riteniamo altresì opportuno che nelle mense vengano utilizzati maggiormente prodotti locali, permettendo così anche la promozione di aziende operanti sul territorio, e che venga ridotto il consumo di carne.Per diminuire in modo sostanziale la mole di rifiuti di altro tipo, si potrebbero rivedere i criteri per la scelta del materiale sanitario monouso, limitarne l’utilizzo e valutare le possibilità, su basi scientifiche, del suo riutilizzo. Chiediamo inoltre di preferire anche nell’uso non prettamente sanitario materiali riutilizzabili ed ecosostenibili, ad esempio sostituendo le bottigliette in PET fornite ai pazienti e ai dipendenti di ospedali e case anziani con bottiglie in vetro, utilizzando esclusivamente carta riciclata per tutti i documenti e adoperando cancelleria e apparecchi elettronici a basso impatto ambientale.Domandiamo infine di indurre le associazioni e gli enti finanziati totalmente, o in parte, dal DSS a diminuire le emissioni da loro provocate, tramite dei contratti di prestazione presentanti precise clausole come l’obbligo di eseguire la raccolta differenziata e di gestire le pulizie e la manutenzione degli stabili in maniera rispettosa dell’ambiente."
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