Ticino
La Fondazione del Corriere da Matilde a Fabio Soldati
Redazione
14 anni fa
Storico passaggio di consegne ieri sera allo Splendide di Lugano. Matilde Soldati lascia dopo 57 anni

Ieri sera all’Hotel Splendide di Lugano c’èra tutto – o quasi – il Ticino che conta. Una serata speciale per uno storico avvicendamento ai vertici della Fondazione del Corriere del Ticino. Dopo 57 anni, Matilde Bonetti Soldati ha ceduto il testimone a suo nipote Fabio. Resterà presidente onoraria. L’avvocato ha detto che la linea del giornale proseguirà nel solco tracciato dal suo fondatore, il giudice federale Agostino Soldati. La serata di ieri è stata anche l’occasione per rendere omaggio ad Amilcare Berra, che pure lascia la carica e proprio da Matilde Soldati fu voluto nel Consiglio di fondazione, quand’era direttore dell’UBS.Tra gli ospiti, solo per citarne alcuni, Franco Masoni, le figlie Marina e Giovanna, Ermenegildo Zegna, Marco Borradori, Erasmo Pelli, Marco Solari, l’editore Giacomo Salvioni, Marco Blaser, Fulvio Pelli, direttori di altre testate, Nag Arnoldi, autore di una scultura che è stata donata a Matilde Soldati. C’era anche Piergiacomo Grampa, che ha tenuto un breve discorso ringraziando Matilde Soldati per aver creduto, alcuni anni fa, nella possibilità di salvare il Giornale del Popolo. Ha aperto la parte ufficiale il direttore del Corriere Giancarlo Dillena. Poi è toccato a lei, la protagonista della serata, una donna da record, capace di tenere le redini del Corriere dal 1953, quando aveva solamente 23 anni. Matilde Soldati ha ripercorso, lasciando anche andare a un’inevitabile commozione, i suoi 57 anni ai vertici della Fondazione del giornale. Ha quindi ceduto la parola al neo-presidente. “È un’eredità pesante, ne sono consapevole- ha detto Fabio Soldati - sarebbe pesantissima per chiunque, ma non sono preoccupato, anzi. Sono convinto il nostro consiglio è come una famiglia, tutte le decisioni vengono condivise e come in passato non credo vi saranno stravolgimenti a livello organizzativo e di pensiero”. E ha aggiunto: “Sono consapevole che sarà quasi impossibile battere il record di 57 anni di mia zia, un record straordinario e irripetibile a qualsiasi livello. Il mio compito sarà quello di proseguire con il suo lavoro, di mantenere la crescita, la crescita di un giornale che è come una macchina perfetta”.emmebi

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