
“La caccia, oltre un semplice passatempo”. È con questo slogan, scelto appositamente per il suo giubileo trentennale, che la Federazione Cacciatori Ticinesi ieri ha annunciato le direttive del suo futuro. Un futuro dagli obiettivi ambiziosi: comunicare, avvicinarsi ai media, raccontare una professione fondamentale per la tutela del territorio e della biodiversità e – soprattutto – combatterne i cliché. "L'immagine del cacciator oggi è figlia di un ambientalismo anni '80 che è sì tramontato, ma ha lasciato qualche strascico" commenta Davide Corti, presidente FCTI. "Di qui le nostre due sfide principali: una comunicazione più vicina alla popolazione e poi mantenere una netta differenziazione fra caccia di contenimento e caccia di tradizione". La posta in gioco, per Corti, è alta. "Credo stiamo scommettendo sulla sopravvivenza dell'identità del cacciatore" spiega "non posso dire che diventa l'unica priorità della Federazione, ma posso dire che verranno investite importanti risorse".
Una certificazione per la selvaggina locale
La linea fa capo a un profondo rimpasto dell’organigramma in seno alla federazione che ha portato anche alla nomina di Michele Bertini a responsabile delle relazioni esterne della federazione che, fra le novità future, prevede l’introduzione di una certificazione per la selvaggina locale. "La tavola è un buon veicolo per toccare i tanti amanti della selvaggina. L'obiettivo è fornire una certificazione per far comprendere al grande pubblico l'importanza di questo settore", spiega Bertini.
Verso un compromesso sulla caccia bassa
Insomma, progetti e più comunicazione sia verso la società civile che verso la politica. E su questo fronte i primi risultati importanti sono già nell’aria. I lavori al nuovo regolamento venatorio sono a buon punto e con il Dipartimento del Territorio sono stati trovati compromessi per la riforma della caccia bassa. Malgrado ciò una serie di limitazioni importanti, fa capire Corti, verranno introdotte in tutto il Sottoceneri e le comunicazioni ufficiali avverranno a giorni.