Ticino
"La diffida al carnevale è un deterrente che funziona bene"
© CdT/Archivio
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Con l'inizio della stagione dei carnevali si torna a parlare di sicurezza. Ticinonews lo ha fatto con Livio Mazzucchelli, coordinatore del gruppo "Carnevali in sicurezza", che si affida principalmente allo strumento della diffida.

Nella Svizzera italiana la stagione dei carnevali è già iniziata e mentre le manifestazioni più grandi finiscono di prepararsi è giunta la notizia che da quest'anno La Stranociada di Locarno entra a far parte del gruppo "Carnevali in sicurezza" (GCS), che conta già cinque membri: l'Or Penagin di Tessere, il Lingera di Roveredo, il Nebiopoli di Chiasso, il Carnevale Re Bacheton di Maggia e - l'ultima aggiunta dell'anno scorso - il Rabadan di Bellinzona. Nato nel 2007 e come suggerisce il suo stesso nome, il GCS promuove la sicurezza e la prevenzione durante gli eventi carnascialeschi, ma la parte più importante del suo lavoro è lo scambio di informazioni e di provvedimenti, che si manifesta nell'uso della diffida.

Come funziona?

Il coordinatore del gruppo, e presidente dell'Or Penagin, Livio Mazzucchelli, contattato da Ticinonews, spiega come funziona questo sistema: "Ad esempio se durante il carnevale di Chiasso un personaggio non si comporta bene, prende la diffida e non può più entrare alla manifestazione. Non è schedato però, viene solo diffidato. Se dovesse entrare ancora un'altra sera e venire preso, scatta la seconda diffida. Dopo questa scatta la denuncia per violazione di domicilio, che viene fatta tramite la Procura". Chiaramente può succedere che una persona sia diffidata in due carnevali diversi: in questo caso è Mazzucchelli che alla fine delle manifestazioni riceve tutte le diffide, e se dopo averle confrontate trova due dello stesso diffidato, è obbligato a sporgere la denuncia per violazione di domicilio.

La diffida come deterrente

Secondo l'esperienza del coordinatore "il diffidato sicuramente gira" tra i diversi carnevali della Svizzera italiana, ma in realtà "è un ragazzo normale e tranquillo" che generalmente "si comporta bene". La diffida è più un deterrente che altro, uno strumento però importante e che funziona bene. Ogni carnevale emette dalle 10 alle 20 diffide per edizione e queste durano 18 mesi, semplicemente per includere anche l'ultimo carnevale della stagione, che è proprio quello di Tesserete e sono estese alle manifestazioni di tutti i membri. Ma nonostante i problemi legati alla sicurezza ci siano da sempre, "a confronto dal 2007 ad oggi sono migliorati". 

Non tutti i carnevali diventano membri

L'entrata nel gruppo della Stranociada è importante perché è un carnevale grande, prosegue Mazzucchelli. Infatti non tutte le associazioni possono diventare membri. Per fare parte del GCS le associazioni del carnevale devono rispettare dei requisiti di base: la manifestazione carnascialesca deve avere un perimetro circoscritto da un recinto, con un accesso per l'entrata e l'uscita, dei controlli e delle perquisizioni dei mascherati. "Deve essere un villaggio di carnevale" e per questa ragione i carnevali più piccoli, che comunque vorrebbero fare parte del GCS, non riescono a diventare membri. Inoltre è una questione di costi: ogni associazione si assume la responsabilità delle spese in fatto di sicurezza e quindi quelle minori "non ce la fanno finanziariamente". Il gruppo fornisce poi un regolamento di base che deve essere adattato in proporzione alla propria manifestazione, "altrimenti non si tiene sotto controllo la sicurezza". Il GCS non spende nulla in sé, ma si ritrova spesso per discutere e finita la stagione dei carnevali si riunisce per fare un bilancio: "È importante che funzioni", conclude Mazzucchelli.

 

 

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