Ticino
La Clinica Moncucco sorride al 2021
Immagine CdT/Putzu
Immagine CdT/Putzu
Ginevra Benzi
3 anni fa
Anche se il coronavirus ha inizialmente posto delle sfide concrete alla clinica, questa può dirsi soddisfatta grazie a un bilancio 2021 chiuso decisamente in positivo, anche grazie alla sua esperienza in più sulle malattie infettive

Si è chiuso con un utile nettamente in positivo il bilancio 2021 della Clinica Moncucco, ospedale, lo ricordiamo, in prima linea per quanto riguarda la Covid-19. La clinica, fu inoltre il primo ospedale in Svizzera, due anni fa, a diagnosticare un caso di coronavirus. Un tema che non poteva certo mancare durante il bilancio, che archivia il 2021 con un utile d’esercizio di 2,6 milioni, con 6’700 pazienti ricoverati e oltre 22’000 casi ambulatoriali. La Moncucco ha infatti un’esperienza in più per quanto riguarda le malattie infettive, come rimarcato dal direttore Christian Camponovo.

Esplosione dei costi
“Siamo restati fino a giugno-luglio del 2021 uno dei due centri covid del Cantone, questo ha richiesto tante energie e tante risorse, ma dall’altra parte non abbiamo più dovuto, fortunatamente, limitarci così tanto nel resto delle attività” ha spiegato Camponovo ai microfoni di Ticinonews. La pandemia ha inoltre portato a “un’esplosione dei costi per garantire la gestione dei casi Covid, però siamo riusciti tutto sommato a controllare il tutto, perciò restiamo in zona positiva dandoci una certa tranquillità” ha commentato il direttore della clinica.

Condizioni di lavoro nella media
“Bisogna dire che in Ticino le condizioni di lavoro degli infermieri sono mediamente migliori” spiega Camponovo, precisando che 40 ore lavorative alla settimana non sono evidenti in tutti i Cantoni, persino nel settore pubblico. “Stiamo lavorando proprio su questo con i sindacati per migliorare ulteriormente le condizioni offerte ai nostri collaboratori, il che vuol dire trovare un equilibrio” spiega Camponovo “non possiamo farci troppe illusioni che i ricavi possano aumentare di molto nei prossimi anni, perché vorrebbe dire aumentare ulteriormente le spese sanitarie” ha concluso.

Acquisizione turbolenta della Santa Chiara
Parlando proprio di sfide, il 2021 è stato anche l’anno dell’acquisizione graduale, e a tratti turbolenta, della Clinica Santa Chiara. Una vicenda che ha visto la dipartita di ben quattro medici; una parentesi a tratti spiacevole, ma superata, come ribadito dal presidente del Consiglio d’Amministrazione Mauro Dell’Ambrogio: “Da poche settimane abbiamo chiarito, quindi ci indirizziamo verso una struttura integrata con le due sedi che continueranno ad operare ciascuna sotto il proprio marchio conformemente a una tradizione secolare, ma con una gestione unica”.

Tanti i traguardi ottenuti
Tra gli altri traguardi ottenuti spicca poi la certificazione quale Centro per la traumatologia dell’anziano, così come il rafforzamento dell’offerta oncologica, in particolare per i tumori del tratto gastrointestinale. Tutto questo mentre si attendono i contenuti della nuova pianificazione ospedaliera dopo il ricorso vinto proprio dalla Moncucco. Erano gli albori del 2019 quando il Tribunale amministrativo di San Gallo dichiarava che le attribuzioni dei mandati devono basarsi su considerazioni strettamente oggettive. “La pianificazione ospedaliera è un processo di continua incertezza” spiega Dell’Ambrogio, ma “in fondo anche un processo nel quale si sa che il successo di oggi determina poi la pianificazione di domani” ha precisato il presidente del CdA. Lavorare già oggi in funzione dei mandati futuri è quello che fa la clinica Moncucco, precisa Dell’Ambrogio aggiungendo che stanno “cercando anche dove possibile, e le cercheremo in modo serio, delle possibilità di integrazione nell’interesse generale”.

Previsioni covid per l’autunno
Anche se, c’è da aspettarselo, difficilmente se ne arriverà a una prima di fine legislatura. Guardiamo quindi a un futuro un po’ meno lontano, chiudendo il cerchio parlando ancora di covid. Lo scorso dicembre Camponovo sulla variante omicron si era mostrato fin troppo pessimista. Quale quindi il suo parere in vista dell’autunno? “Restiamo prudenti ma siamo anche ottimisti, quindi pensiamo e speriamo che il peggio sia passato” ha concluso Camponovo.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata