
Si vedono ovunque e sembrano crescere laddove altri esercizi commerciali fanno fatica: sono i Barber Shop, sorti sull’onda della nuova moda maschile “hipster” e moltiplicatisi da qualche anno a questa parte. Parole d’ordine? Cura della barba e prodotti specializzati: “È un business che porta l’uomo a tornare in negozio ogni 10/15 giorni per mantenere la barba, quindi chiaramente è un’ottima entrata supplementare” ci dice Davide Bianco, presidente di coiffeuresuisse Ticino e titolare del salone Walter a Lugano. Davide Bianco che, per primo, ha visto in pochi anni la sua clientela maschile passare dal 15 al 35/40%. Ma se tutti inseguono questo mercato, non si rischia un effetto saturazione? "La concorrenza si sente: ogni negozio che apre porta via qualcuno" ci dice Matteo Schuppli del Matt's Barber Shop di Lugano, una delle prime boutique di questo tipo in Ticino: "C'è stato un aumento delle barberie in generale ma anche una diminuzione drastica delle tariffe, soprattutto per via della concorrenza da oltreconfine. Difficile poter competere con certi prezzi".
Concorrenza da oltreconfine
Un settore quindi, quello dei barbieri per uomo, che, come tanti altri in Ticino, sente il peso della concorrenza della manodopera italiana. Lo conferma anche Davide Bianco, "nonostante l'obbligo di controllo della commissione paritetica la concorrenza di prezzo si sente anche per i parrucchieri. E si sente anche la riduzione della qualità del lavoro: il 70% dei parrucchieri e barbieri lavora in proprio, in aziende a conduzione singola. Dover competere quindi con sempre più saloni con molti dipendenti, spesso assunti in Italia, obbliga tutti noi a lavorare ore supplementari e spesso a tirare la cinghia". Matteo ha avuto la fortuna di essere uno dei primi a entrare nel settore, capitandoci quasi per caso, ma ora anche lui sta vivendo una situazione più complicata: "Quello che mi preoccupa è che più barberie aprono e più c'è concorrenza sui prezzi... ci troveremo tra qualche anno ad avere il doppio delle barberie con i prezzi dimezzati, quindi in qualche modo soffriremo tutti".
Una bolla?
Ma cosa succede se la moda passa? Che si tratti quindi di una vera e propria bolla della barberia? "Sicuramente", risponde lapidario Davide Bianco, "secondo me è sicuro che la moda passerà. Infatti, in salone stiamo allestendo una postazione per uomo, tenendo però bene conto della possibilità di convertirla in qualcosa d'altro se l'interesse scemasse". Meno drastica la situazione invece per Schuppli: "Se uno ha la passione per quello che fa e fa bene il suo lavoro avrà sempre la sua clientela. Io ho voluto distinguermi fin da subito dalla moda Hipster, perché se passa la moda passa l'attività. Sono sicuramente diminuite le barbe, soprattutto le barbe molto lunghe. Ma c'è chi ha scoperto il piacere di farsi fare la barba e continuerà ad andare dal barbiere, anche perché molti hanno scoperto di stare meglio 'con' che 'senza'".
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