Ticino
La baronessa Thyssen si sente "perseguitata"
La baronessa Thyssen si sente "perseguitata"
La baronessa Thyssen si sente "perseguitata"
Redazione
8 anni fa
La vedova, in guerra col fisco spagnolo, minaccia di trasferire le sue opere all'estero. Magari a Lugano?

È a rischio parte della collezione del celebre museo Thyssen Bornemisza di Madrid per lo stallo nelle trattative fra la baronessa Carmen Thyssen, che presta gratuitamente 429 opere d'arte alla pinacoteca, e il ministero della cultura spagnolo.

Il precedente accordo sul prestito gratuito delle opere è scaduto lunedì, senza che ci fosse una base di nuovo accordo. E oggi Carmen Cervera, vedova del barone Thyssen, cui è intitolato il museo, ha minacciato di ritirare le opere di sua proprietà e di trasferirle all'estero se non si trova rapidamente un compromesso.

Il ministro della cultura spagnolo Inigo Menendez de Vigo ha replicato che le difficoltà nel raggiungere un accordo sono dovute al fatto che la baronessa "ha chiesto un cambiamento", non economico, nello status delle opere prestate dal 1999 al museo di Madrid.

La baronessa, che ha anche la nazionalità svizzera e risiede ad Andorra, si è lamentata di recente della pressione del fisco spagnolo puntando il dito fra l'altro contro il ministro delle finanze Cristobal Montoro.

Il 30 luglio del 2015 - ha ricordato - la Guardia Civil è salita sul suo yacht per procedere a una ispezione fiscale. "Due anni fa ho dovuto pagare 2,5 milioni di euro (al fisco spagnolo). Ogni anno pago imposte come non-residente. Ho sempre vissuto fra Lugano e Andorra. Non capisco questa persecuzione".

Si potrebbe quindi aprire uno spiraglio per il ritorno delle opere a Lugano, dove si trovavano fino al 1993. Anche se dopo la vendita di Villa Favorita alla famiglia Invernizzi, l'ipotesi sembra al momento alquanto remota.

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