Le aziende agricole non percepiscono alcun sussidio per la coltivazione della canapa light, né per la coltura né per la gestione della superficie. Lo ha ribadito il Consiglio di Stato rispondendo negli scorsi giorni all'interrogazione di Fabio Badasci (Lega) e cofirmatari. Le normative vigenti, segnatamente l’Ordinanza concernenti i pagamenti diretti all’agricoltura del 23 ottobre 2013 (OPD) e l'Ordinanza sui miglioramenti strutturali nell’agricoltura del 7 dicembre 1998 (OMSt), non prevedono infatti alcun sussidio per la coltivazione di canapa light.

Per quanto concerne le serre sussidiate conformemente all’OMSt, il Governo ha invece precisato che, dai dati forniti dalla Polizia amministrativa, solo un’azienda agricola che oggi coltiva anche canapa light aveva percepito, in passato, degli aiuti agli investimenti per la costruzione di una serra.

A livello agricolo la coltivazione della canapa light è ammessa, ma non beneficia di pagamenti diretti. "Le aziende agricole sono tenute, con la notifica annuale della richiesta dei pagamenti diretti, a inserire le colture praticate utilizzando i codici prestabiliti. Il codice 535 è relativo alla coltivazione di canapa light in campo aperto. Non esiste, invece, un codice per la coltivazione di canapa in serra e tunnel con fondamenta in quanto tutte le coltivazioni che sono coltivate su queste superfici non beneficiano dei pagamenti diretti".

Nel 2018 la superficie delle aziende agricole che hanno notificato la coltivazione di canapa light a campo aperto è di circa 5 ettari. Non è invece possibile determinare la superficie coltivata a canapa in serra o tunnel mancando un codice specifico. Sulla base dei dati in possesso del Consiglio di Stato, la percentuale di canapa coltivata rispetto ai 227 ha di superficie ortofrutticola ticinese corrisponde al 2.2 %. Potrebbe essere leggermente superiore tenendo conto che la canapa light è stata anche in parte coltivata in serre o tunnel.

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